Spirits

05 Ottobre 2023

Stati Uniti, consumo di vino in flessione ma recuperano i wine cocktail (+7%)

Stando agli ultimi dati NielsenIQ, nell’ultimo anno in America le vendite di prodotti ready to drink hanno superato i 10 miliardi di dollari


Stati Uniti, consumo di vino in flessione ma recuperano i wine cocktail (+7%)

Per la prima volta, dal 2020, scendono i consumi di vino negli Stati Uniti (ma vale la pena ricordare che il Brunello di Montalcino sia il rosso top oltreoceano) mentre salgono quelli relativi ai wine cocktail. Nel primo mercato al mondo il vino sfrutta la propria versatilità per uscire dalla crisi dei consumi (-7,3% nei primi 6 mesi di quest’anno) e rientrare da protagonista grazie a una tendenza cocktail di ready to drink a base enoica sempre più affermata, in particolare nel fuori casa.

Secondo l’Osservatorio Uiv su base SipSource, strumento di monitoraggio delle depletion off e on-premise, nel primo semestre del 2023 i wine cocktail rappresentano l’unica voce positiva legata al vino, con una crescita tendenziale complessiva di oltre il 3% e con punte del +7% nel fuori casa, a partire dai ristoranti (+1,2%) ma soprattutto bar e altri locali, dove l’incremento registrato è in doppia cifra. 

«In questo contesto il vino può giocare un ruolo centrale, per questo serve un approccio “pop” e inclusivo nei confronti di una categoria del lifestyle che interessa soprattutto i giovani, quelli che domani apprezzeranno il nostro prodotto per le sue caratteristiche più intrinseche» ha detto il presidente Agivi Marzia Varvaglione

A perdere quota in un anno difficile, anche a causa del minor potere di acquisto, sono soprattutto i consumi complessivi di vino in casa (-8,2%), con i rossi a -9,6%. Meno marcata la decrescita nel fuori casa (-0,9%), dove i consumi di vini bianchi hanno ormai raggiunto quelli dei rossi. La quota di mercato dei ready to drink a base di vino è ancora bassa (circa il 2%), ma è solo la punta dell’iceberg di una domanda on trade sempre più orientata verso i wine cocktail mixati nei locali e basati principalmente su Champagne, Prosecco e Asti Spumante.

A base di vino, birra e spirits, i cocktail ready to drink - imbottigliati e pronti al consumo - conquistano consumatori alla ricerca di aromi e sapori di tendenza, freschi e fruttati. Stando agli ultimi dati NielsenIQ, nell’ultimo anno negli Usa le vendite di prodotti “ready to” hanno superato i 10 miliardi di dollari e continuano a raggiungere nuovi massimi anno dopo anno.

TAG: COCKTAIL,MARZIA VARVAGLIONE,STATI UNITI D'AMERICA,TENDENZE,VINO

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