Birra
26 Ottobre 2022La ragione è legata alla riduzione della produzione di orzo oltre al caro energia
Il 2022 segna un calo del 34% del raccolto di orzo per il malto, causato dalla siccità prolungata ed eventi meteo inattesi quanto estremi. Questo, come segnala il Consorzio Birra Italiana, costituisce un campanello d'allarme per i birrifici artigianali nostrani. La diminuzione di disponibilità di malto, inoltre, si somma all'aumento esponenziale dei costi energetici pari a circa il 180%, innescati dalla guerra in Ucraina ma anche a spietate speculazioni.
«Il caro energia e la mancanza di materie prime, compresa l'anidride carbonica, iniziano a farsi sentire lungo tutta la filiera insieme all'aumento dei costi legati ad imballaggi, bancali, contenitori di plastica, vetro, metallo, etichette e tappi» rimarcano dal Consorzio Birra Italiana. «In questo scenario, in cui gli effetti dei cambiamenti climatici si uniscono a quelli provocati dalla guerra su energia e materie prime, è necessario sostenere i produttori di birra artigianale italiana con la stabilizzazione del taglio delle accise per non mettere a rischio un'intera filiera di alta qualità del Made in Italy con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e sui consumi».
La carenza di orzo potrebbe rappresentare un ulteriore colpo di mannaia sul comparto già in affanno, non solo in Italia ma pure in un Paese simbolo della birra come la Germania.
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