Food
27 Marzo 2024Quasi la metà dei consumatori (49,9%) sceglie quelle dell'industria di marca

La colomba si conferma come il dolce di Pasqua per eccellenza, immancabile sulle tavole insieme all'uovo di cioccolato: a dirlo un recente studio di Astraricerche, secondo cui viene consumata da più di 7 italiani su 10, in particolare le famiglie con bambini e adolescenti (76%), con una percentuale lievemente maggiore nel Centro-Sud.
«Per scegliere una colomba di qualità consigliamo innanzitutto di affidarsi ai grandi marchi» afferma Luca Ragaglini, Vice Direttore di Unione Italiana Food, che in occasione dell'imminente Pasqua ha lanciato il progetto di comunicazione "Buone Fette" dedicato ai lievitati da ricorrenza. 
«La prima cosa da verificare è che sul prodotto ci sia scritta la Denominazione Riservata Colomba: questo presuppone il rispetto di una norma che, ormai, da quasi vent'anni, ne preserva gli ingredienti, la lavorazione e la forma: il burro in quantità non inferiore al 16%, almeno il 4% di uova fresche, il 15% di scorze di agrumi canditi e, protagonista assoluto dell'aroma inconfondibile, il lievito deve essere naturale costituito da pasta acida» aggiunge Ragaglini.
Secondo i dati raccolti da Unione Italiana Food relativi alla Pasqua 2023, lo scorso anno la produzione complessiva della colomba è stata di 23.443 tonnellate pari a 96,1 milioni di euro, con un consumo di circa 29,1 milioni di pezzi. La tradizione è un elemento fondamentale per oltre la metà degli acquirenti: la ricetta tradizionale della colomba è infatti apprezzata ben dal 65.3% della popolazione; il 9.7% degli intervistati ha, invece, una preferenza per le colombe arricchite da farciture allo zabaione, alla nocciola, al pistacchio o al liquore, o da coperture come gianduia o glassa.
Infine, nella scelta di una colomba, quasi la metà dei consumatori (49,9%) sceglie quelle dell'industria di marca, con una particolare predilezione da parte della Generazione Z, mentre uno su cinque (20.7%) preferisce la produzione artigianale. Tra le ragioni che spingono i consumatori a prediligere il lievitato da ricorrenza di marca emerge sicuramente la facile reperibilità dei prodotti presso la Gdo (80.5%) e la fiducia riposta dagli acquirenti nei confronti delle marche (33.0%) che sanno combinare qualità al giusto prezzo (46.5%). Ma anche la sicurezza dei controlli sulle materie prime e sui prodotti finiti, la tracciabilità e un’etichetta sempre chiara e ricca di informazioni, sono aspetti sempre più importanti per il consumatore.
TAG: LUCA RAGAGLINI,PASQUA 2024,RICERCHE,UNIONE ITALIANA FOODPOTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
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