Attualità

18 Ottobre 2023

Ai massimi storici le quotazioni dello zucchero (+48%)

Secondo Coldiretti, bisogna ridurre la dipendenza dall’estero investendo in innovazione e tecnologia per difendere i nostri raccolti


 Ai massimi storici le quotazioni dello zucchero (+48%)

Sono alle stelle le quotazioni internazionali dello zucchero che con un balzo del +48% rispetto allo scorso anno raggiunge il livello più alto osservato dal novembre 2010, complici anche le crescenti preoccupazioni legate alla prospettata contrazione dell’offerta globale nella prossima stagione.

A pesare – sottolinea la Coldiretti – sono le prime previsioni che evidenziano forti cali della produzione in Thailandia e India, entrambi produttori chiave, che sarebbero associati al persistere del fenomeno El Niño. Gli effetti si fanno sentire anche in Italia dove l’Istat ha evidenziato un incremento dei prezzi per lo zucchero a settembre del 38% più di quattro volte l’incremento medio dei prezzi alimentari, secondo la Coldiretti.

Lo zucchero è presente nell’85% dei prodotti alimentari realizzati a livello industriale – sottolinea Coldiretti – con un effetto valanga sui prezzi del carrello della spesa. A fronte di un consumo di oltre 1,7 milioni di tonnellate, l’Italia ha una produzione di appena 150mila tonnellate, ridotta drasticamente con la chiusura di ben 17 zuccherifici su 19 negli ultimi venti anni, con oltre 4 pacchi su 5 che arrivano dall’estero, le cui quotazioni condizionano l’intero mercato.

Per difendere la produzione italiana è necessario arrivare a una chiara etichettatura di origine obbligatoria anche per lo zucchero in modo da offrire ai consumatori la libertà di scegliere cosa mettere nel carrello della spesa. La produzione di zucchero 100% italiano – sottolinea la Coldiretti – è una priorità strategica per sventare incrementi dei prezzi a causa di un sempre maggiore oligopolio straniero, per evitare rischi di carenze di scorte del prodotto per l’industria agroalimentare italiana considerato che a livello internazionale il consumo è previsto in aumento a tassi compresi tra il 2% e il 3% all’anno per i prossimi 10 anni.

Aumentare la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero investendo in innovazione e tecnologia per difendere i raccolti dai cambiamenti climatici, rappresenta – sostiene la Coldiretti – una scelta importante per contenere i prezzi ed alzare la qualità dell’alimentazione. L’opportunità offerta dal Pnrr per l’agroalimentare italiano – evidenzia Coldiretti – va nella direzione auspicata di “raffreddare” il carovita che pesa sulle tasche degli italiani e sui costi delle imprese. Gli accordi di filiera per sostenere la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura sono infatti un’occasione unica che non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore.

TAG: COLDIRETTI,CRISI,RINCARI,ZUCCHERO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

11/06/2025

 A Milano, Torre Velasca diventa il palcoscenico della nuova generazione del bartending italiano

11/06/2025

Casoni celebra il legame col territorio e guarda al futuro con un gin fruttato, autentico e 100% modenese

09/06/2025

Il bar manager di GAIA conquista un posto sul podio con il cocktail “Kill Me” e il premio “Fan’s Favourite” con “Sipario Rosso”

29/05/2025

È una prima assoluta per Yoga, marchio di succhi di frutta nato nel 1946, che dal 29 maggio al 1° giugno partecipa a Rimini Wellness, il salone internazionale...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top