Attualità

14 Giugno 2022

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A pochi giorni dall'indagine che ha messo in risalto la destagionalizzazione del gelato confezionato, Coldiretti segnala che la prima ondata di caldo africano ha fatto salire il consumo di gelato ma, nel contempo, anche i prezzi. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso infatti, in base agli ultimi dati Istat, il costo del gelato ha subito un incremento dell'11,2%.

«A determinarlo è il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dal latte (+6%) allo zucchero (+8%) fino alle uova (+12%) anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina» spiega la Coldiretti, sottolineando altresì che l’innalzamento repentino della colonnina di mercurio sull’Italia con temperature fino ai 40 gradi con tredici milioni di italiani che hanno approfittato del ponte del 2 Giugno per fare una vacanza insieme a tanti stranieri ha provocato anche un improvvisto cambiamento nelle abitudini alimentari.

«L’impulso positivo al settore arriva dopo che il gelato italiano lo scorso anno ha registrato una crescita del 19,5% rispetto a quello precedente per un valore di 2,3 miliardi di euro - spiega Coldiretti su dati Sigep. Una corsa che si spera di continuare con il ritorno dei turisti nell’estate 2022 segnata dal superamento delle restrizione della pandemia Covid».

A pesare sulla produzione tuttavia è il balzo dei costi di energia e materie prime per il conflitto in Ucraina che sta penalizzando fortemente le 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.

«Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora - prosegue Coldiretti. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente».

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