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19 Giugno 2024

Deloitte, la ristorazione italiana è al top: superati 240 miliardi nel mondo (+6,5%)

Il settore della ristorazione continua a crescere e le previsioni per il futuro sono più che rosee


Deloitte, la ristorazione italiana è al top: superati 240 miliardi nel mondo (+6,5%)


È un momento magico per la ristorazione italiana: il volume d'affari dei ristoranti in Europa ha raggiunto i 41 miliardi mentre a livello planetario si sono superati i 240 miliardi, una soglia che ha infranto il vecchio record dei 228 miliardi del 2022. Nel complesso il mercato della ristorazione ha toccato i 2.797 miliardi di euro con un +6,5% sull’anno precedente. A scattare questa fotografia nitida sul comparto è il recente report Foodservice Market Monitor di Deloitte presentato in occasione di una tavola rotonda organizzata da Aigrim (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzata). 

«Il comparto foodservice italiano continua a registrare ottimi risultati e quest’anno il valore globale della cucina italiana nel mondo è cresciuto ulteriormente» ha commentato Tommaso Nastasi, Partner e Value Creation Service Leader di Deloitte Italia, nel rimarcare che il nostro Paese sia primo in Europa per valore generato.

«Per quanto riguarda le catene, nonostante l’incidenza in Italia sia ancora relativamente inferiore rispetto alla media mondiale (10% vs 35%), la traiettoria di crescita è allineata al trend globale - aggiunge Nastasi. A livello globale il mercato è in crescita, con una spinta significativa in arrivo dai Paesi asiatici».

Per il mercato foodservice, si stima una crescita a un tasso composto di crescita annuale (CAGR) tra il 2023-e il 2028 del +3,8%, con un possibile valore al 2028 di 3,370 miliardi di euro, trainato principalmente dai mercati di Asia, Pacifico e resto del mondo. Per l’America del Nord e l’Europa si prevede una crescita lievemente inferiore rispetto alla media del mercato. Grandi aspettative, invece, sullo street food, che potrebbe essere la categoria leader della crescita del mercato nei prossimi anni con un tasso composto di crescita annuale del +5,5%.

Tra i trend da attenzionare si registra una potenziale ulteriore crescita dello street food, sempre più amato dai consumatori di tutto il mondo in virtù dei suoi gusti e sapori ma anche per l'accessibilità economica. A guadagnare spazi poi ci sono anche l’eatertainment e lo snacking: il primo è legato a locali con una forte componente di intrattenimento mentre il secondo è un fenomeno in cui i consumatori preferiscono consumare pasti più piccoli durante la giornata invece di quelli tradizionali. 

«I dati Deloitte fotografano un settore con ottime prospettive e un tasso di crescita 2023-2028 che sfiora il 4%. A livello italiano, di particolare interesse è il settore della ristorazione a catena, per cui sono previsti ampi margini di sviluppo proprio per l’attuale minor penetrazione di mercato. La crescita sarà guidata da alcuni trend principali, quali l’aumento dei consumi food fuori casa e la polarizzazione dei gusti dei consumatori, sempre più attenti all’experience e a scelte di consumo che si traducono nella loro identificazione con i brand» conclude Cristian Biasoni, Presidente di Aigrim.

TAG: CRISTIAN BIASONI,DELOITTE,RICERCHE,RISTORAZIONE,TOMMASO NASTASI

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