Attualità

11 Settembre 2023

Scontrini pazzi, per Fipe è necessario ripensare fortemente i modelli di gestione

Stoppani: «Le scelte sbagliate di singoli non possono mettere in dubbio i valori e il valore dell'intera categoria»


Scontrini pazzi, per Fipe è necessario ripensare fortemente i modelli di gestione

In relazione alle accese polemiche scoppiate durante il mese di agosto sui cosiddetti “scontrini gonfiati”, Fipe, la Federazione italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio, ha deciso di intervenire per portare il punto di vista complessivo della categoria dei Pubblici Esercizi, che esce fortemente penalizzata da questi episodi. 

Da una parte va sottolineato come, nel corso degli ultimi due anni, a fronte di un aumento generalizzato dei costi, proprio bar e ristoranti abbiano ritoccato i listini restando in media al di sotto della dinamica inflattiva generale. Se tra luglio 2021 e luglio 2023 l’inflazione media per l’intera economia è stata del 14%, nelle attività di ristorazione questo dato si è attestato all’11%. Peraltro, ciò avviene mentre alcuni prodotti di ampio utilizzo nella ristorazione, come la pasta, hanno registrato un aumento superiore al 30%. 

Questo non giustifica però l’assenza di trasparenza nei confronti di clienti o il tentativo di dare alla cortesia un “prezzo occulto” per il consumatore. Tuttavia, l’impennata dei costi spiega l’importanza strategica, se non vitale, per le attività del settore di ripensare fortemente i propri modelli di gestione e la valorizzazione del servizio che è parte del prodotto acquistato nel Pubblico Esercizio tanto quanto il piatto che viene consumato.

TAG: ESTATE 2023,FIPE,RINCARI,SCONTRINI

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