In Brasile lo scorso anno sono state stappate 11 milioni di bottiglie di vino italiano, e accanto ai `nomi noti` come il Brunello di Montalcino si cominciano a vedere altri protagonisti come il Prosecco, preferito però in versione "locale". Lo hanno affermato alcuni esperti durante una delle sessioni della missione di sistema italiana in corso nel paese sudamericano.
Secondo i numeri presentati l`Italia ha il 25% del mercato brasiliano del vino, preceduta da altri paesi sudamericani e dalla Francia. Se tra i vini italiani acquistati spopolano soprattutto le etichette toscane, tra le varietà prodotte in Brasile la più bevuta è il Lambrusco, ben il 72% del totale, seguito appunto dal Prosecco, che ha il 12% del mercato e. Il cui consumo è cresciuto del 21% nel 2011:
«Si tratta però solo della produzione locale - ha spiegato Gianni Loreti, vicedirettore dell`agenzia di San Paolo dell`Ice - l`imitazione in questo caso è fatta "in buona fede", si tratta per lo più di discendenti di italiani che vogliono ricreare un pezzo del paese d`origine».
Lo spazio per il vino, e più in generale per i prodotti agroalimentari italiani, è destinato comunque ad aumentare: «Il grande potenziale sta nei prodotti di fascia alta del mercato - sottolinea Loreti - destinati alla nuova classe media brasiliana, anche perché in questo settore c`é un forte protezionismo che fa lievitare i prezzi».
Fonte ANSA
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