Esaminando le attività dei grossisti padovani, la Guardia di Finanza ha scoperto che gli spritz serviti nelle piazze del centro storico e in alcuni locali cool della provincia padovana erano fatti con bevande di sottomarche dei famosi Aperol e Campari.
I bar controllati dai finanzieri sono stati quelli finiti nell`occhio del ciclone dopo il blitz dello scorso novembre.
I dati presi in esame sono stati quelli delle attività di un`anno solare, da marzo 2011 ai giorni scorsi.
Da questi dati è stato possibile verificare il modus operandi dei baristi ovvero quello di spacciare per Aperol o Campari, quello che invece è una bevanda dall`identico colore ma non con lo stesso marchio, quindi con un prezzo d`acquisto inferiore.
I dati della Finanza, raccolti bar per bar, parlano di una minima percentuale di Aperol o Campari ordinati, a fronte di moltissime casse o bottiglie di aperitivo. In due locali non sono mai state trovate bottiglie di marca, in altri c`era una grande differenza tra quelle originali e quelle delle sottomarche.
Le irregolarità sono proseguite anche dopo il blitz di novembre. Solamente un locale di Monselice è tornato immediatamente a ordinare gli ingredienti originali.
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