Etichettare i piatti al ristorante. Mettendo un bollino di qualità, un marchio, un’etichetta che denunci la provenienza del prodotto: a lanciare l’idea è Coldiretti, sempre più preoccupata della qualità del cibo nei punti di ristoro, soprattutto quando si parla di pesce, uno dei cibi più “delicati”. Spiega, infatti, Francesco Ciarrocchi, esponente Coldiretti che "due terzi dei pesci serviti a tavola sono tarocchi. Eppure, nonostante la pescosità dei nostri mari e la presenza di numerose imprese, solo un terzo del pesce proviene dalle nostre coste. La produzione ittica, al pari della produzione agroalimentari, deve essere tutelata e difesa dagli attacchi della pirateria"
Quella di Coldiretti è una denuncia molto forte: al ristorante non sono “affidabili”, se 3 piatti su 4 non sono in realtà quello che viene promesso al consumatore. Un esempio? Vongole turche spacciate per nostrane. Pesce surgelato spacciato per fresco.
Secondo Coldiretti, dice Ciarrocchi "dovrebbe essere un diritto del consumatore sapere cosa mangia e non essere ingannato. Noi vogliamo garantirglielo. Per questo avanzeremo questa proposta al ministero. D`altronde, se l`olio ha il suo certificato di provenienza, perché non deve averlo il pesce?"
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