Attualità

29 Dicembre 2023

Inflazione, crisi economica e instabilità geopolitica: solo il 13% degli italiani pensa al 2024 con ottimismo

1 famiglia su 3 è pronta a ridurre le spese complessive per far quadrare i conti. Più ottimista solo la Generazione Z


Inflazione, crisi economica e instabilità geopolitica: solo il 13% degli italiani pensa al 2024 con ottimismo

Il 2023 che sta per chiudersi è stato un anno complesso per le famiglie italiane, bloccate tra la morsa dell’inflazione e salari che non consentono di far fronte facilmente a tutte le spese. Secondo una recente indagine realizzata da Esdebitami Retake in collaborazione con Nomisma, l’aumento generale dei costi ha portato l’88% delle famiglie ad adottare strategie prudenziali e di risparmio. 

A prevalere in questo scenario è, prevedibilmente, la scarsa fiducia, tanto che il 19% degli intervistati prevede un peggioramento del livello di soddisfazione nei confronti della vita in generale, mentre il 63% ritiene che la sua situazione rimarrà la stessa. Anche le previsioni relative alla situazione economica delle famiglie non sembrano delle migliori: solo il 13% degli italiani è convinto che il prossimo anno assisterà a un miglioramento della propria situazione finanziaria mentre il 29% ritiene che questa peggiorerà un po’ o addirittura nettamente (per il 6% degli intervistati).

Anche sul fronte dei consumi, appare inevitabile una variazione dei comportamenti di spesa e persino una rinuncia agli acquisti superflui. Rispetto a un anno fa, il 37% delle famiglie dichiara di aver tagliato le spese per il tempo libero, il 36% quelle per le attività culturali e il 21% quelle per le attività sportive. Nel complesso, 1 famiglia su 3 è pronta a ridurre le spese complessive per far quadrare i conti. A fronte di una spesa imprevista di 5.000 euro, soltanto il 17% degli intervistati si dichiara pronto a gestirla senza nessuna difficoltà, mentre il 21% non saprebbe proprio come fare. 

L’indagine ha mappato anche le aspettative sul futuro della Generazione Z (target 18-25 anni), che malgrado la situazione contingente appare più ottimista della media: il 73% degli intervistati si dichiara molto soddisfatto della sua vita e, guardando al 2024, quasi 2 giovani su 3 pensano che la propria vita migliorerà. Per 1 ragazzo su 2 l’obiettivo principale per il futuro è viaggiare ed esplorare il mondo, seguito dalla possibilità di avere un lavoro stabile (38%) e avere buone relazioni con gli altri (37%).

Guardando al futuro, a preoccupare di più i ragazzi appartenenti a questa generazione è il cambiamento climatico (39%), seguito dalla salute e dal benessere psicologico (25%), la difficoltà nel trovare o mantenere un lavoro (25%) e la difficoltà economica personale o familiare (25%).

TAG: CRISI,INFLAZIONE,NOMISMA,RICERCHE

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