Food
09 Giugno 2023Si prevede un'estate "bollente" per una lunga serie di aumenti
Un recente studio realizzato dal Codacons ha elaborato il quadro dei rincari previsti per la prossima estate, sulla base dei dati dell'Istat: si prevedono sensibili aumenti per gelati, spritz, hotel, ristoranti, stabilimenti balneari e anche i voli aerei che potrebbero toccare persino il 50%. L'aumento va dal 15,5% per una birra al 26.8% di un pacchetto vacanza, passando per il 10-15% dei servizi in spiaggia.
«Il nostro studio certifica purtroppo un trend al rialzo per tutti i beni legati all'estate, e anche se l'inflazione dovesse scendere nelle prossime settimane, i prezzi dei beni e dei servizi legati al periodo estivo saliranno tra giugno ed agosto per effetto della maggiore domanda e di fattori stagionali», afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi.
Lo studio parte dagli alimentari, settore in cui i prodotti più consumati durante l'estate subiscono rincari anche a due cifre: è il caso dei gelati che, rispetto allo scorso anno, costeranno addirittura il 22% in più. Il pesce fresco aumenterà in media del +5,9% ma se si ricorre ai prodotti ittici surgelati l'incremento salirà al +16,6%. Frutta e verdura fresca salgono entrambi del +7,6%, mentre per le patatine fritte la spesa aumenta del +16,1% su base annua. Costerà molto di più concedersi uno spritz o bere una birra: lo studio del Codacons stima che gli aperitivi alcolici rincarano del +11,5%, le bevande alcoliche del +8,6%, la birra del +15,5%. Andrà peggio a chi opterà per le bevande analcoliche i cui prezzi salgono del +17,1%, raggiungendo il picco del +18,4% per i succhi di frutta; +15% le acque minerali.
Il Codacons lancia anche l'allarme sui rincari che si registreranno in spiaggia: il caro-energia che ha tormentato l'ultimo anno, unitamente all'inflazione alle stelle, faranno salire le tariffe praticate dagli stabilimenti balneari per l'affitto di lettini, ombrelloni e sdraio, e per le consumazioni presso i lidi (bibite, gelati, acqua, ecc.) con rincari medi che l'associazione stima tra il +10% e il +15% rispetto al 2022. Anche leggere una rivista sotto l'ombrellone o spalmarsi la crema solare sarà più costoso: settimanali e periodici costano infatti il 9% in più sul 2022, mentre i prodotti di bellezza per il corpo aumentano del 7,9%.
«Tutto questo significa che gli italiani, per concedersi una vacanza, trascorrere una giornata al mare e consumare gelati o bibite dovranno mettere mano al portafogli e affrontare una spesa sensibilmente più alta rispetto a quella degli ultimi anni» conclude Rienzi. C'è il rischio che ciò possa compromettere in qualche modo i consumi stagionali?
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