Economia

02 Agosto 2022

Crisi energetica, occorre un piano di emergenza per le imprese

Bisogna ridurre gli impatti della crisi energetica, l'intervista a Katia Da Ros di Confindustria


Crisi energetica, occorre un piano di emergenza per le imprese

«Negli ultimi due anni è stata la manifattura ad aver tenuto in piedi il Paese. Nella prima settimana di luglio il prezzo italiano dell'elettricità è aumentato di otto volte rispetto a gennaio 2021. Inoltre, la riduzione dei flussi di gas dalla Russia e il rischio di eventuali interruzioni nei prossimi mesi, ci preoccupa molto.

Dal nostro punto di vista serve trovare un equilibrio tra le esigenze di famiglie e imprese e occorre dotarsi di un piano di emergenza che minimizzi gli impatti sulle attività produttive»
. Ad affermarlo, pochi giorni fa in un'intervista a Nordest Economia, è Katia Da Ros, Vice Presidente di Confindustria.

«Le imprese italiane stanno facendo molto bene sui fronti dell'economia circolare e dell'efficientamento energetico dei processi» prosegue. «Secondo gli indici di efficienza della Commissione Europea, l'Italia è tra i primi posti nella classifica Ue.

Nel decennio 2005-2015 l'Italia ha ridotto le emissioni di CO2 di circa il 20% ed è ai primi posti nel ranking dei sistemi manifatturieri mondiali per il minor impatto ambientale. “Questi dati confermano che le imprese stanno diffusamente investendo per concorrere agli obiettivi di decarbonizzazione e di inclusione sociale che sono alla base delle politiche europee e internazionali di transizione».

«Il nostro sistema produttivo garantisce già performance elevate in relazione ai principali driver di sostenibilità ambientale. La carenza di materie prime ha spinto le nostre imprese a fare dell'efficienza e della circolarità delle risorse una caratteristica imprescindibile» - ha osservato ancora Katia Da Ros, che ha colto l'occasione per rimarcare come certi interventi per la trasformazione sostenibile non siano più rimandabili: «lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, purché siano implementate direttamente nel nostro Paese e dalla nostra industria con filiere endogene e l’introduzione di misure agevolative ad hoc per importanti progetti di interesse nazionale.

Trovare il modo di promuovere iniziative fin dalla prima industrializzazione non solo ci renderebbe più competitivi e performanti, ma ci aiuterebbe anche nel percorso di autosufficienza e indipendenza»
conclude la De Ros.

TAG: CARO ENERGIA,CONFINDUSTRIA,DONNE,ECOSOSTENIBILITÀ,INDUSTRIA,KATIA DA ROS,TRANSIZIONE ECOLOGICA

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

22/05/2025

Il marchio leader nei succhi di frutta celebra il legame storico con la Capitale: nuova collezione nei gusti ACE e Pesca per gli esercizi pubblici di tutta la ...

22/05/2025

Heineken® inaugura gli eventi Bar Dating a Milano, con Tommaso Zorzi come Ambassador d’eccezione

21/05/2025

Il Gruppo San Benedetto torna in comunicazione con una nuova campagna multisoggetto, ideata per valorizzare tre asset del brand: l’Acqua Minerale San ...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top