Vino

11 Settembre 2023

Vendemmia in Maremma Toscana, si registra un calo di quantità ma c'è ottimismo su qualità

Il Consorzio fa una prima analisi: ci sarà un calo quantitativo ma la qualità delle uve sembra essere molto buona


Vendemmia in Maremma Toscana, si registra un calo di quantità ma c'è ottimismo su qualità

In Maremma Toscana la vendemmia è iniziata pochi giorni fa con la raccolta delle uve destinate alle basi spumante e con le varietà precoci bianche - in alcune zone queste uve sono ormai completamente raccolte - con un ritardo di circa dieci giorni rispetto alla media. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ha fatto una prima indagine tra i soci: ottimismo sulla qualità anche se vi sarà sicuramente un calo nelle quantità.

«Non è semplice, ed è sicuramente prematuro, fare una stima della produzione, mai come in questa vendemmia la cautela è d'obbligo considerata la difformità di situazioni esistenti in un territorio vasto come la Maremma dove l'incidenza delle precipitazioni primaverili e delle fitopatie non ha avuto ovunque gli stessi effetti» spiega Francesco Mazzei alla guida del Consorzio. «Nella generalità dei casi posso confermare che i viticoltori sono riusciti a gestire con accortezza lo stato fitosanitario del vigneto intervenendo al momento opportuno, si può ipotizzare un calo attorno al 10-15% ma la qualità delle uve sembra molto buona».

Dal punto di vista qualitativo, considerato lo scarto termico verificatosi tra fine luglio e i primi giorni di agosto e il quadro termico sostanzialmente mutato in queste ultime settimane - con un forte abbassamento delle temperature (anche delle minime)  - non si può che essere ottimisti. Lo scarto termico e le buone condizioni meteo dei prossimi giorni favoriranno un grado ottimale di maturazione delle uve, di cui ne beneficeranno, le bianche, in particolare Vermentino e Ansonica e le uve rosse per le quali i tempi di raccolta, in questa vendemmia, si protrarranno fino a tutto il mese settembre e in alcune zone si arriverà senz'altro anche ad ottobre.

Il Consorzio ha anche rilevato che c’è un aumento delle giacenze di circa il 15% rispetto allo scorso anno sicuramente in buona parte riconducibile all’aumento della produzione rivendicata DOC Maremma Toscana 2022 (massimo storico) rispetto alla 2021 e a tutte quelle precedenti.

TAG: CONSORZIO TUTELA VINI DELLA MAREMMA TOSCANA,FRANCESCO MAZZEI,VENDEMMIA 2023

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