Vino

10 Gennaio 2023

Vini Doc Pantelleria, arriva la fascetta di Stato per combattere le contraffazioni

A essere interessati sono passito, moscato e zibibbo dolce, ma anche Pantelleria Bianco e Frizzante


Vini Doc Pantelleria, arriva la fascetta di Stato per combattere le contraffazioni

A partire dallo scorso primo gennaio le fascette di Stato accompagnano tutte le bottiglie del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini a Doc di Pantelleria, tracciando le fasi di vita di ogni vino. Trattasi di un sistema a garanzia dell’autenticità, che tutela sia i produttori sia i consumatori e appassionati dei grandi vini dell’Isola, in primis passito, moscato e zibibbo dolce, ma anche Pantelleria Bianco e Frizzante. Uno strumento che ne certifica non solo la qualità e la provenienza ma anche la tracciabilità, dalle origini del prodotto all'imbottigliamento e al posizionamento sul mercato.

Tra i compiti del Consorzio c’è proprio la tutela dalle contraffazioni. La scelta di adottare questo sistema va oltre gli obblighi previsti dalla legge e nasce dalla volontà del Consiglio di amministrazione, presieduto da Benedetto Renda, di proseguire nel percorso di valorizzazione dell’identità territoriale e della qualità dei vini dell’Isola iniziato nel 1997.

«Se l’adozione di questo sistema di certificazione è in realtà obbligatoria solo per i vini Docg - spiega Benedetto Renda - è altresì un dato di fatto che essa sia ormai patrimonio delle più prestigiose Doc italiane. Il Consorzio ha fortemente voluto compiere questo passaggio - che oltre a contrastare le contraffazioni e tutelare i consumatori – è segno tangibile di qualità per i vini della perla nera del Mediterraneo».

Le fascette, stampate dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, utilizzano specifici sistemi di sicurezza che certificano l’autenticità del prodotto e contengono sistemi anticontraffazione visibili e invisibili con tracciabilità legata a banche dati. Sono forniti di una indicazione di serie alfanumerica e di un numero progressivo che identifica ogni singola bottiglia immessa al consumo. Il nuovo sistema è gestito dall’Irvo, l’Istituto regionale vini e oli di Sicilia, ente pubblico con la funzione di organismo di controllo riconosciuto da Accredia (ente italiano per l’accreditamento).

Il direttore dell'Irvo Sicilia, Gaetano Aprile, ha ribadito l'importanza di questo strumento fondamentale come lotta alla contraffazione: «Il fatto che la Doc Pantelleria se ne stia dotando – ha rilevato – è sicuramente un passo avanti verso la qualità e mi auguro che si possa anche camminare verso la Docg che valorizzerebbe ancora di più la tipicità del prodotto pantesco, visto il disciplinare sempre più stringente».

TAG: BENEDETTO RENDA,CONSORZIO DI TUTELA VINI DOC SICILIA,CONTRAFFAZIONI,TRACCIABILITÀ

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