Assobibe, Pierini: «con la Sugar Tax sono a rischio di  chiusura le PMI italiane. Drammatiche ripercussioni su filiera agricola e  consumi». Il neo presidente eletto Giangiacomo Pierini lancia l’allarme al Governo: il settore, già in contrazione e  colpito dalla pandemia, non può sopportare nuove tasse che penalizzano  occupazione e consumi.
ASSOBIBE, l’Associazione di Confindustria che  rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in  Italia, annuncia l’elezione all’unanimità di Giangiacomo Pierini a nuovo Presidente per i prossimi 4 anni. Pierini, che succede a Vittorio Cino, assume  la guida dell’Associazione in un periodo critico per l’intero comparto  delle bevande, con volumi in contrazione del 25% negli ultimi 10 anni e  che ha registrato cali anche del 65% nel secondo  trimestre dell’anno (dati Formid) a causa dell’emergenza sanitaria  COVID-19 e della conseguente chiusura dell’intero canale HO.RE.CA. (bar,  ristoranti, hotellerie) che stima perdite fino al 26% del fatturato rispetto allo scorso anno (dati Progettistica).
In uno scenario drammatico per l’intera filiera, si aggiunge lo  spettro delle nuove Sugar e Plastic Tax che penalizzerebbero fiscalmente  il comparto che già deve affrontare gli effetti della pandemia tra cui  la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori, il calo del turismo  internazionale nelle grandi città, le limitazioni su locali e discoteche  e la riduzione di colazioni e pause pranzo fuori casa come  conseguenza dello smartworking.
«In un momento in cui  le imprese del  settore, in particolare le piccole e medie aziende italiane, fanno  fatica a rimettersi in piedi, introdurre nuove imposte come la  Sugar tax, che si aggiunge alla Plastic Tax, significa mettere a rischio  l’occupazione degli 80mila lavoratori diretti ed indiretti della  filiera, con aumenti dei prezzi che si ripercuoteranno con maggior forza  su bar e ristoranti prima e poi sui consumatori» ha dichiarato il neo Presidente di ASSOBIBE Giangiacomo Pierini.
 
«La  Sugar Tax, voluta dal Governo prima dell’emergenza Covid-19, colpisce  il 100% dei nostri prodotti, anche le bevande senza zucchero  e non è sostenibile in uno scenario economico e  commerciale completamente mutato. Per questo chiediamo al Governo di ripensare alla tassa e aprire un tavolo di confronto per definire misure a supporto del comparto, in  questa fase di lento ritorno ad una nuova normalità. È il momento  di collaborare tutti insieme per un rilancio del tessuto produttivo e  distributivo nel Paese, forti anche dei fondi riconosciuti dall’Europa». 
 
Le imprese che operano nel settore delle bevande analcoliche  impiegano 80.000 persone, generando valore lungo tutta la filiera, dagli  agricoltori che forniscono loro materie prime, fino ai fornitori delle  varie fasi del processo produttivo e distributivo. Un circolo virtuoso  messo a rischio dalle due nuove imposte: basti pensare che le nuove  tasse determineranno un aumento del prezzo di vendita ai clienti che  ASSOBIBE stima attorno al 28%, con inevitabili effetti sulla spesa delle  famiglie e conseguente calo dei volumi.