05 Dicembre 2014

Aperta a tutti, aperta al futuro


Siamo pronti, anzi prontissimi, per lanciarci nel nuovo anno, un anno che per il nostro mondo si aprirà, come di consueto, con l’International Horeca Meeting, a Roma il prossimo 8-9-10 Febbraio. La manifestazione che per partecipazione e contenuti rappresenta l’irrinunciabile appuntamento per gli operatori del settore. Anche per la prossima edizione le aspettative sono altissime. Non andranno deluse, e sarà solo l’inizio.

Siamo consapevoli che nel 2015 non mancheranno le problematiche da affrontare, ma non mancheranno neanche idee e progetti, così come entusiasmo, voglia di fare e la giusta tensione morale per fare bene. Le soluzioni e le opportunità siamo certi verranno, ancor più oggi dove possiamo attingere, mantenendo la nostra piena autonomia, a quel grande patrimonio che rappresenta Confindustria.

Dopo l’ottimo lavoro compiuto in questi anni dallo staff tecnico, stiamo redigendo il prossimo piano biennale che sarà inevitabilmente finalizzato a un unico e preciso obiettivo: sostenere la categoria che Italgrob rappresenta, contribuire allo sviluppo del comparto ove opera. Insomma creare valore a vantaggio di tutti. C’è una massima che mi ha sempre ispirato: ”Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo provare a migliorare il futuro”. Ebbene sarà questo il nostro impegno, nel quale contiamo di coinvolgere tutti i distributori italiani e i consorzi di cui fanno parte. Tutti. 

Ecco la parola chiave “tutti”, perché quello che Italgrob ha fatto in questi anni e soprattutto quanto conta di fare, sarà comunque  sempre a favore dell’intera categoria che rappresenta, compresi anche quei distributori che per scelte politiche dei loro consorzi non sono parte della grande famiglia Italgrob. Certo a favore degli associati, vi sono le particolari convenzioni e i numerosi servizi che offriamo, ma quando il nostro telefona squilla per una qualsiasi istanza da parte di chiunque, non facciamo distinzione alcuna. La nostra attenzione, il nostro impegno non cambia, un distributore vale certo di più dei 150 euro annuali che rappresenta la singola quota associativa.

A conferma di ciò vogliamo ricordare le problematiche sorte quest’anno circa alcuni aspetti contrattuali con due primarie aziende di produzione, le cui positive soluzioni sono andate a beneficio di tutti i distributori, anche a coloro che fanno parte di consorzi che al momento non sono federati. È questo il nostro ruolo, è questa la nostra forza, essere al servizio della categoria tutta. Anche se qualcuno a volte non se ne accorge. Immaginate, allora, quanto di più e meglio si potrebbe fare coalizzando completamente tutta, e dico tutta, la categoria. Ebbene sarebbe una forza prodigiosa che potrebbe però materializzarsi solo e soltanto dimostrandosi coesi, concentrando e finalizzando le singole energie. Solo e soltanto se gli stessi consorzi, prendendo atto dell’evoluzione e dei mutati contesti di mercato, agiranno uniti mettendo sul tavolo comune i vitali interessi collettivi, con la consapevolezza che il futuro è un libro ancora da scrivere.

Perché non scriverlo insieme, allora?

Felice e prospero anno nuovo a... tutti.

Dino Di Marino

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