Sta prendendo piede una nuova moda in Italia, ovvero quella dei ristoranti cosiddetti “underground”. Questi movimenti gastronomici, nati in America e nel Nord Europa stano trovando diffusione anche nel nostro paese.
In cosa consiste tutto questo? Si mangia in casa di altre persone ma non si trova nessuna pubblicità o altre indicazioni: gli indirizzi sono reperibili sul web o tramite segnalazione di amici. Dopo aver consumato il pasto, ovviamente si paga, anche se il termine più corretto è quello di “donazioni” poichè non viene emessa alcuna ricevuta così come accade in un vero e proprio ristorante.
Si tratta di un fenomeno in ascesa, ma la domanda sorge spontanea: quanti di noi sono ad esempio disposti a rinunciare a qualsiasi forma di controllo sanitario? O alla qualifica professionale di chi prepara le pietanze? Senza tralasciare l’aspetto legato alla qualità dei prodotti serviti. Ai posteri l’ardua sentenza.
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