02 Novembre 2012

Assobibe e Mineracqua: l`assurda norma sui succhi di frutta


L`aumento della percentuale di succo... a bibite senza succo: è un`assurdità! Così Assobibe e Mineracqua commentano, in una nota, il provvedimento contenuto nel decreto Sanità, approvato dal Parlamento, che tra l`altro estende l`obbligo di aumento della percentuale di succo dal 12% al 20% anche ad alcune bevande senza succo (quali acque toniche e aperitivi analcolici aromatizzati agli agrumi).

bicchiere-arancia.jpg«Se da una parte - sottolinea il presidente di Assobibe, Aurelio Ceresoli - si prende atto dell`incremento della quantità di succo nelle cosiddette "aranciate" approvato in settembre dal Governo nel dl Sanità, ribadiamo con forza l`assoluto non senso della decisione del Parlamento di estendere l`obbligo del 20% anche a prodotti che nulla c`entrano con le bevande a base di succo». Questi prodotti, ricorda, «nascono per rispondere a preferenze di gusto ed esigenze di mercato ben diverse rispetto alle bevande a base di succo. Tipicamente contengono solo aromi o piccole percentuali di succo di agrumi. Una legge che impone di trasformarli in bevande con caratteristiche analoghe a quelle di un`aranciata è quindi insensata».


Sulla stessa linea il presidente di Mineracqua Ettore Fortuna, «è ovvio che non ci sarà interesse delle imprese a continuare a produrre bevande con caratteristiche illogiche. Far sparire linee di produzione dall`Italia, in un momento così difficile - osserva - è folle e contraddittorio rispetto all`esigenza di crescita e mantenimento dei livelli occupazionali. Solo in Italia si può pensare a rilanciare la competitività tramutando le toniche aromatizzate al limone in limonate». Di fronte al rischio di "generare solo gravi ed irreparabili danni economici e sociali", Assobibe e Mineracqua lanciano, quindi, un appello al Governo e Parlamento affinchè ritornino sulle loro decisioni.

Diversa è la posizione di Coldiretti che, invece, legge in positivo il provvedimento ed afferma che duecento milioni di chili di arance all`anno in più saranno "bevute" dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, grazie all`aumento del 20% del contenuto minimo di frutta previsto dalla nuova norma. Occorre rendere al più presto operativa una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità dell`alimentazione, precisa la Coldiretti, e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all`obesità in forte aumento. Si inizia a dire basta alle aranciate senza arance che, aggiunge la Coldiretti, ingannano i consumatori e che stanno facendo sparire il frutteto italiano, con gravi perdite economiche e occupazionali. L`aumento della percentuale di frutta nelle bibite, infatti, secondo la Coldiretti, potrebbe salvare oltre 200 mila ettari di agrumeti italiani situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria.

Fonte ANSA

 

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