16 Luglio 2012

Imballaggi bevande, svizzeri virtuosi


riciclaggio.jpgSecondo l’ordinanza sugli imballaggi per bevande (OIB), per evitare l’introduzione di una tassa di smaltimento anticipata, la quota di riciclaggio degli imballaggi in vetro, alluminio e PET deve essere pari ad almeno al 75%. Stando alla statistica pubblicata il 16 luglio dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), anche nel 2011, come negli anni precedenti, detta quota è stata ampiamente superata sia per il vetro (94%) che per le lattine in alluminio (91%) e il PET (81%).

 

La valorizzazione degli imballaggi di bevande in vetro perso, PET e alluminio consente di risparmiare energia e risorse naturali. Per questo motivo, l`ordinanza sugli imballaggi per bevande (OIB) sancisce che questi imballaggi vengano raccolti e riciclati e che la Confederazione introduca una tassa di smaltimento anticipata nel caso in cui non venga raggiunta una quota minima di riciclaggio pari al 75 per cento. Nel 2011 questa quota è stata ampiamente superata.

Nel 2011 il consumo di imballaggi per bevande in PET, alluminio e vetro è stato pari a 315.383 tonnellate, con un aumento del 3% rispetto al 2010. Il 92% di detti rifiuti è stato raccolto e riciclato. Questo successo è da ricondursi all`abitudine consolidata, in Svizzera, di fare la raccolta differenziata e alla partecipazione di tutti gli attori coinvolti nel riciclaggio: popolazione, Comuni, organizzazioni incaricate della raccolta e commercio al dettaglio. Restano tuttavia delle sfide da cogliere. Per evitare l`abbandono degli imballaggi negli spazi pubblici (il cosiddetto «littering») occorre organizzare regolarmente delle campagne di sensibilizzazione destinate ai consumatori. PET-Recycling Svizzera, VetroSwiss e IGORA, le organizzazioni incaricate della raccolta degli imballaggi per bevande sono molto attive in questo ambito. Migliorano sempre la loro rete di raccolta e organizzano periodicamente delle campagne mirate per spingere i consumatori a depositare gli imballaggi per bevande nei contenitori previsti a questo scopo.

La quota di imballaggi per bevande riutilizzabili, come ad esempio le bottiglie in vetro, ha registrato un`ulteriore diminuzione, passando nel 2011 dal 47% al 44% per il settore delle birre e dal 16 per cento al 14 per cento per quello delle acque minerali. Queste cifre rispecchiano una diminuzione del consumo nei luoghi pubblici a favore del consumo privato. Infatti, gli imballaggi per bevande riutilizzabili sono impiegati in particolare nel settore della ristorazione.

Il PET viene riciclato sia in Svizzera che all`estero. L`esportazione di bottiglie in PET non è soggetta ad autorizzazione secondo l`ordinanza sul traffico di rifiuti (OTRif). L`ordinanza sugli imballaggi per bevande (OIB) prevede tuttavia che gli esportatori comunichino all`UFAM le quantità esportate. Negli ultimi anni vi sono stati casi di esportazioni non annunciate o annunciate in modo scorretto. Al fine di censire nel modo più completo possibile le quantità di bottiglie in PET riciclate, l`UFAM ha ricordato di recente detto obbligo alle imprese che potrebbero esportare direttamente il PET.

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