
Il piacere del caffè accomuna molte persone. Soprattutto in Italia, dove nei ristoranti e nei bar si consumano circa 70 milioni di tazzine al giorno. Oltre ad essere una bevanda dalle mille risorse, il caffè è anche utile alla prevenzione del rischio di diabete. Secondo gli studi condotti recentemente dall’Ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione (Inran), è emerso che un’assuzione prolungata e moderata di caffè riduce il rischio di imbattersi nel diabete di tipo 2. In teoria basterebbe anche la classica tazzina di caffè presa dopo pranzo. Il caffè abbassa il livello di glicemia perché, tra le diverse sostanze di cui è composto, le cosiddette fenoliche (acido clorogenico, acido ferulico e acido caffeico ) agirebbero alla stregua di alcuni farmaci anti-diabetogeni.
Gli esperti tuttavia consigliano stili di vita sani. Secondo Amleto D`Amicis, vicepresidente della Società italiana di nutrizione umana (Sinu), è una prerogativa importante. “Un’alimentazione corretta e attività fisica regolare rimangono le armi migliori per combattere il diabete di tipo 2, anche se l`abitudine tutta italiana di bere il caffè dopo pranzo è un tassello che si aggiunge al mosaico preventivo”.
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