Economia

23 Novembre 2022

Aumento dei costi annienta le nostre imprese, il commento di Giovanni Baroni di Confindustria

Occorre un intervento mirato ma soprattutto tempestivo per arginare gli effetti della crisi


Aumento dei costi annienta le nostre imprese, il commento di Giovanni Baroni di Confindustria

«L’aumento dei costi, dall’energia alle materie prime, pesa sui bilanci delle imprese. C’è stata una forte compressione dei margini, alcuni addirittura stano lavorando in negativo. È in pericolo la tenuta del sistema industriale. L’imperativo è resistere e per farlo occorre avere la risorse finanziarie». 

Con queste parole in un’intervista di pochi giorni fa su Il Sole 24 Ore Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria, ha parlato dell’emergenza del momento ovvero quella energetica. Dal suo osservatorio privilegiato ha il polso di come le come le Pmi, ossia il 90% delle aziende italiane, stanno vivendo questa difficile fase congiunturale e ha messo l’accento non solo sul caro bollette ma anche sulla mancanza di liquidità: «la capacità di resistere è diversa tra le grandi e le piccole, già messe a dura prova dalla pandemia. Avere liquidità per far fronte agli aumenti è prioritario, anche perché i fornitori di energia stanno chiedendo fideiussioni alle imprese e molte, non potendoselo permettere, stanno ricorrendo ai fornitori di ultima istanza».

Secondo Baroni, per sostenere le imprese strette nella morsa dei prezzi dell’energia e della carenza di liquidità «servono misure tempestive perché a preoccupare le industrie c’è anche la mancanza di visibilità e l’incertezza sulle prospettive: ad agosto abbiamo visto prezzi stellari del gas, a ottobre il livello si è molto ridimensionato. Cosa accadrà nei prossimi mesi è un’incognita. Va nella giusta direzione la proroga della moratoria dei crediti concessi alle imprese per il Covid, fermo restando che deve essere concordata con la Ue per evitare complicazioni. Sarebbe anche opportuna una garanzia statale sulle forniture, in modo da evitare la richiesta di fideiussioni nei confronti delle imprese».

La scarsa liquidità ha un evidente riflesso sugli investimenti: «C’è una grande preoccupazione su questo aspetto, è chiaro che se le imprese devono impiegare più risorse per sostenere i costi non hanno le risorse sufficienti per investire. Una circostanza aggravata anche dall’incertezza sul futuro. Investire invece è fondamentale per innovare ed essere competitivi, un imperativo per ogni azienda, reso ancora più urgente dalla transizione ambientale e digitale”» prosegue Baroni.

«Ciò che serve è un intervento mirato, un provvedimento, chiamiamolo una nuova Industria 4.0, focalizzata sulle transizioni, oppure un intervento sugli utili reinvestiti. C’è un ampio raggio di azioni da mettere in campo. L’importante è farle e agire tempestivamente» conclude.


TAG: CARO ENERGIA,CONFINDUSTRIA,GIOVANNI BARONI,IMPRESE

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

29/10/2025

In occasione della fiera Host Milano 2025, ODK by Orsadrinks ha presentato nuove referenze che ampliano ulteriormente la sua gamma di soluzioni professionali...

28/10/2025

Secondo l’ultima ricerca della SDA Bocconi School of Management, l’impatto occupazionale complessivo di Coca-Cola in Italia è cresciuto del 10% rispetto...

28/10/2025

Disaronno, il liquore italiano più amato al mondo, celebra un traguardo storico: 500 anni di storia. Per l’occasione, il brand lancia una collezione...

21/10/2025

Si è spento il 18 ottobre 2025, a 67 anni, Pietro Biscaldi, imprenditore che ha segnato con la sua visione e le sue intuizioni la storia del beverage in...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top