Attualità
22 Agosto 2022Il commento di Carlo Piccinini, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari

«L’etichetta Nutri-Score, (considerata nemica dei formaggi italiani, ndr) è pericolosa per il suo eccesso di semplificazione nella classificazione della qualità nutrizionale degli alimenti ed è positivo che la recente delibera dell’Antitrust abbia chiarito ai consumatori che si tratti di un sistema di classificazione non obbligatorio»: così Carlo Piccinini, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari, commenta i provvedimenti pubblicati nel bollettino Antitrust n. 29 del 1° agosto, coi quali si evidenziano i limiti del sistema di etichettatura promosso da alcune catene di distribuzione d’oltralpe e si impone l’introduzione di avvertenze nel packaging per ricordare che il Nutri-Score “è stato sviluppato in base ad un algoritmo e a valutazioni scientifiche non universalmente riconosciute e condivise”.
Pensato per aiutare il consumatore a scegliere prodotti sani e con il chiaro obiettivo di tutelarne la salute, il sistema di etichettatura Nutri-Score, secondo Piccinini, «non aiuta il consumatore, come ha ben sottolineato l’Antitrust, a seguire abitudini alimentari più salutari, anzi, lo indirizza in modo fuorviante all’acquisto, insinuando la convinzione che si tratti di alimenti sani o meno, per il solo fatto di essere associati ad un’etichetta di colore verde o rosso.
Come ricordato dall’OMS, nessun alimento considerato singolarmente può assicurare tutti i nutrienti necessari alla base di una vita in salute e per questo risulta fondamentale variare la dieta il più possibile. Ad oggi, inoltre – spiega ancora Piccinini – manca una scelta e regolamentazione in materia e l’Italia si è fatta promotrice di un sistema alternativo noto come NutrInform battery che, a differenza del Nutri-Score, non ha l’ambizione di esprimere un giudizio complessivo sull’alimento, bensì di informare sui singoli nutrienti dei vari prodotti».
«In questa fase è fondamentale contrastare con tutti gli strumenti possibili la diffusione del Nutri-score, conclude Piccinini. Occorre agire a tutela sia dei consumatori, che hanno diritto ad una corretta informazione, sia dei produttori di quel variegato e ricco paniere di alimenti che sono oggi alla base della dieta mediterranea.
Come Alleanza cooperative Agroalimentari, che rappresenta il l 58% della produzione lorda vendibile del vino, il 43% del valore della produzione lattiero-casearia nazionale, oltre il 60% del fatturato dei formaggi DOP e il 25% della produzione trasformata dei comparti bovino e suino – ed è dunque espressione di quelle produzioni tipiche della dieta mediterranea che finirebbero sotto attacco da parte di un sistema di etichettatura così semplicistico – proseguiremo la nostra battaglia in Europa a sostegno dell’Italia, affinché prevalgano i diritti dei consumatori e vengano intensificati programmi di educazione alimentare, gli unici in grado di orientare verso scelte sane e consapevoli».
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
10/12/2025
È una giornata storica per l'agroalimentare e per l'intera cultura nazionale. Da oggi la Cucina Italiana è iscritta nella Lista del Patrimonio Culturale ...
13/11/2025
Yoga e Bologna FC 1909 hanno presentato allo stadio Renato Dall’Ara una partnership che celebra Bologna, la sua identità e il legame profondo con lo sport....
29/10/2025
In occasione della fiera Host Milano 2025, ODK by Orsadrinks ha presentato nuove referenze che ampliano ulteriormente la sua gamma di soluzioni professionali...
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Viale Enrico Forlanini 21 - 20134 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it