Attualità

17 Marzo 2022

Frumento bloccato sul Mar Nero, si rischia una crisi alimentare globale

Se i porti ucraini del Mar Nero non riapriranno si rischia una carestia in molti Paesi e l'impatto inciderà sulla sicurezza alimentare mondiale


Frumento bloccato sul Mar Nero, si rischia una crisi alimentare globale

«Russia e Ucraina esportano oltre il 30% di frumento globalmente e l'80% dell'export globale passa per Odessa»: lo ha sottolineato pochi giorni fa all'ANSA il ministro per le Politiche Agricole e Alimentari ucraino Roman Leshchenko

«I principali prodotti che Kiev esporta in Italia sono frumento, orzo, e anche mais. L'Italia è uno dei principali acquirenti di frumento ucraino in Ue. Sono tutti prodotti che passano attraverso il Mar Nero. È molto veloce ed economico», spiega l'ucraino.

I timori di serie ripercussioni economiche causate dal conflitto russo-ucraino continuano a crescere giorno per giorno.


«Quanto sta accadendo in Ucraina si sta ripercuotendo anche sul nostro Paese come un terremoto che vede le industrie alimentari nell''epicentro» sostiene Ivano Vacondio presidente di Federalimentare. «Agli aumenti spaventosi si aggiunge peraltro la follia degli scioperi dei trasportatori in diverse regioni italiane che riteniamo assolutamente inopportuni in una situazione già drammatica. La conseguenza di tutto questo - continua Vacondio - è che si sta andando verso un ulteriore aumento dei costi dei prodotti a base di cereali nel nostro Paese, come uova, latte, pasta, carne ecc. Molte aziende del centro e sud Italia, come i mulini, sono già fermi ed altrettanti pastifici e aziende che producono prodotti della filiera del pane hanno dovuto bloccare la produzione per mancanza di materie prime. A pagare il conto, salato, sono prima le aziende e poi i consumatori, trattandosi di due facce della stessa medaglia».

«Come Federalimentare condanniamo l'invasione russa in Ucraina; per quel che riguarda gli scioperi dei trasportatori e il relativo fermo, riteniamo di vitale importanza che il governo trovi il prima possibile un accordo con i trasportatori per mitigare almeno questa problematica. Ogni giorno che si ritarda, si perde un'enorme quantità di ricchezza» conclude Vacondio.

TAG: FEDERALIMENTARE,GUERRA,IVANO VACONDIO,UCRAINA

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