Attualità
16 Marzo 2022Dati non rassicuranti sull'attività industriale italiana nei primi due mesi del 2022
Lo scontro in atto tra Russia ed Ucraina accresce le difficoltà di approvvigionamento delle imprese ed alimenta l'innalzamento dei prezzi di energia e materie prime. Le prospettive economiche, pessimistiche già prima dell'inizio del conflitto, perdono ulteriore fiducia. A febbraio la produzione industriale italiana ha infatti registrato un calo dello 0,3% seguito alla flessione più marcata di gennaio (-0,8%).
Il caro-energia, che ha fatto discutere nei primi giorni dell'anno, è causa di un sensibile rallentamento produttivo dell'industria: l’indagine di IHS-Markit lascia emergere nette preoccupazioni degli imprenditori impensieriti da condizioni operative difficili e dall'aumento dei costi delle materie prime. Non bastano dunque gli interventi governativi a sostegno delle imprese per frenare il forte clima di incertezza e ridurre ormai inevitabili rallentamenti produttivi.
Senza ombra di dubbio lo scontro bellico russo-ucraino genererà ulteriori squilibri nelle attività industriali nei mesi a venire, acuendo le precarietà e rischiando di compromettere l'evoluzione del PIL del 2022.
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