In Italia si registrano 1.100 euro di spesa pro-capite per pasti e consumazioni fuori casa. Un dato che ci pone nella media dei Paesi dell´area euro, ma ben al di sopra di Paesi a noi economicamente e socialmente più affini come Francia e Germania.
La ´prova del nove´ sarà da sabato 19 a martedì 22 febbraio a Rimini Fiera, in occasione di SAPORE Tasting Experience, manifestazione dedicata a tutto il food, seafood e beverage per il consumo extradomestico. In fiera una panoramica completa di prodotti che spaziano dalle food solutions per il catering alle bevande, dal prodotto surgelato alle specialità regionali italiane ed estere, dal seafood alla pasta fresca, con interessanti focus su olio extravergine di oliva, birre speciali e artigianali, vini, spumanti e champagne. Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Rimini, SAPORE 2011 vede aggiungersi lo svolgimento in contemporanea di AGRIFIL, salone dedicato alla filiera agroalimentare organizzato da CMF srl con la collaborazione di Coltura&Cultura.
Nel dettaglio, l´analisi del trend dei consumi alimentari permette di individuare in Europa quattro gruppi di Paesi:
- Alti consumi alimentari sia in casa che fuori (Spagna, Grecia, Cipro, Portogallo, Italia e Malta);
- Alti consumi fuori casa e bassi in casa (Irlanda, Austria);
- Bassi consumi alimentari sia in casa che fuori (Lussemburgo, Olanda e Paesi del Nord Europa);
- Alti consumi in casa e bassi fuori casa (Paesi dell´est Europa, Francia e Belgio).
Più nello specifico, per ogni euro speso in consumi alimentari domestici se ne spendono per il fuori casa 1,17 in Irlanda e 1,14 in Spagna. Da noi il rapporto è 1 a 0,48.
I consumi alimentari in casa sono generalmente fermi in quasi tutta Europa, mentre più consistente è la crescita dei consumi alimentari fuori casa dove, a fronte di un tasso medio di crescita dell´Unione Europea pari al 22,3%, l´Italia segna, nel periodo 1997/2007, +22,6%.
In Italia abbiamo avuto una forte crescita dei consumi fuori casa negli anni ´70 (+51%) e ´80--90 (+23%), mentre successivamente si è assistito a una sostanziale stabilizzazione con un incremento del 5% negli anni 2000.
Nel 2009, la crisi globale si è fatta sentire anche nel nostro Paese: la flessione dei consumi alimentari fuori casa è stata pari a -2,5 %, per un valore di circa 1,4 miliardi euro.
Nello stesso anno le imprese della ristorazione che hanno cessato l´attività sono state 22mila. Il saldo negativo ammonta a circa 2.000 unità.
Fonte: FIPE
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