20 Aprile 2012

Fuori casa, fra prezzi e clima di fiducia


1-1.jpgNon è roseo, raccontano i dati dell’Osservatorio Fipe, il quadro congiunturale nel primo trimestre 2012.

Lo stato di salute percepito dai pubblici esercizi sul settore scende di 27 punti. I giudizi sull’andamento della

clientela mostrano sofferenza: il saldo peggiora di circa 32 punti attestandosi a –68,5. Interrogati sulle singole attività, i gestori danno risposte poco positive: il saldo delle risposte scende di ben 40 punti . In pratica otto intervistati su dieci riportano un calo del numero dei coperti in relazione al trimestre precedente. Le dinamiche dei prezzi, di contro, permettono di respirare: i saldi migliorano di 2,6 punti per

l’acquisto di materie prime e di 8,7 punti per la vendita. 1-2.jpgNonostante le difficoltà affrontate dai pubblici esercizi, il clima di fiducia è in lieve miglioramento, probabilmente anche per la stagione calda che sta per arrivare e che fa ben sperare. Certamente il clima di fiducia migliora rispetto a tre mesi fa, ma se paragonato a quello dello stesso periodo nel 2011, è sempre basso: l’indicatore sintetico sul clima di fiducia

peggiora, infatti, di 13 punti rispetto al IV trimestre 2011, tornando ai livelli peggiori del

Riguardo ai prezzi, i dati Fipe mostrano che a marzo i prezzi dei servizi di ristorazione sono aumentati dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,1% rispetto allo stesso mese di un anno fa. L’inflazione acquisita è pari all’ 1,4%. Nello stesso periodo l’inflazione generale si è attestata a +0,5% (mese precedente) ed a +3,3% (anno precedente). La forbice tra prezzi della ristorazione e prezzi generali si consolida intorno al

differenziale già registrato a febbraio.

1-2a.jpgGli aperitivi continuano a mantenere una dinamica dei prezzi sostenuta, che supera l’inflazione generale. I prodotti stagionali, come il gelato artigianale, subiscono sensibili incrementi. La caffetteria resta sugli stessi livelli registrati il mese precedente e resta ben al di sotto del tasso di inflazione generale. Per la ristorazione tradizionale i listini continuano a restare moderati. In un anno l’incremento si ferma a +1,9%. Più vivace la dinamica dei prezzi della ristorazione veloce che, tuttavia, resta ben al di sotto dell’inflazione generale.

Fonte: Fipe

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

19/09/2025

Con l’arrivo della stagione fredda, Theresianer rinnova il suo legame con l’inverno attraverso due birre simbolo e una gamma di gift box pensate per...

19/09/2025

L’export del Food&Beverage italiano continua a crescere: dopo il record del 2024 (+9%, oltre 58 miliardi di euro), nel primo semestre 2025 le vendite...

19/09/2025

Secondo i nuovi insight di Circana, presentati all’European Foodservice Summit 2025, la ristorazione europea sta vivendo una trasformazione profonda. I...

15/09/2025

Beefeater resta fedele al suo spirito innovativo con il lancio di Beefeater 0.0%, una proposta analcolica che permette di vivere appieno il momento, anche...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top