Per capire l’andamento dell’estate 2011 è utile ascoltare direttamente i gestori delle strutture ricettive e dei locali, i quali danno con i loro aneddotti un quadro della situazione concreto e vivido.
La Fipe ha raccolto alcune storie raccontate da chi, a diretto contatto con le persone, riesce meglio di altri a captare umori e tendenze della società
LE VACANZE DEI PRECARI O CASSAINTEGRATI
Chi ha la spada di Damocle sulla testa in fatto di lavoro non si concede vacanze. O quanto meno non definisce tali il periodo di stacco dal lavoro (divenuto un vero bisogno primario a cui non si può rinunciare) trascorso all’insegna del pendolarismo all’interno della provincia di appartenenza o traslocando per qualche giorno nella seconda casa di proprietà di parenti e amici, o rimanendo semplicemente a casa. Si frequenta la spiaggia vicino casa, rientrando per il pranzo o effettuando escursioni nelle zone vicine. Si preferisce la spiaggia libera allo stabilimento per un caffè da raggiungere a piedi con la classica passeggiata sulla battigia.
IL MALTEMPO SCORAGGIA LE PARTENZE D’IMPULSO
Questa anomala estate italiana da paesi scandinavi fa venire meno il desiderio impellente di fuggire dal caldo torrido delle città. Le temperature miti fanno pesare meno la stanchezza dell’anno lavorativo e frenano l’istinto di mollare tutto e scappare al mare, al lago o in montagna. A rimanere vuote sono anche le località relativamente vicine alle metropoli.
LE VACANZE DELLA MONNEZZA
Per l’immondizia funziona diversamente che per gli omicidi. A Napoli non si è verificato lo stesso fenomeno che si registra nei posti di alcuni crimini efferati che si trasformano in mete di pellegrinaggio macabro per fotografare il luogo del delitto. Il delitto della spazzatura napoletana tiene lontano i turisti che apprezzano gli sforzi compiuti dai cittadini partenopei, ma se ne stanno a debita distanza. Il calore e l’ospitalità dei cittadini non sono sufficienti a compensare il calo dei visitatori. Troppo attento a valutare ciò che spende e come lo spende, il turista rimane ancora restio a frequentare Napoli.
LE VACANZE DEGLI STUDENTI E DELLE FAMIGLIE
Boom di visite per i parchi. In Italia ne esistono ben 217 fra acquatici, giochi, tematici, avventura, faunistico, family park, acquario e benessere. La regione con il maggior numero di parchi attrazione è il Piemonte (27) seguita da Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (25). Solo due parchi in Basilicata contro i sei della piccola Valle d’Aosta. Adolescenti e giovanissimi, ma anche famiglie con nonni e bimbi piccini si ritrovano per una giornata (o più giorni se si usufruisce di sconti o pacchetti particolari) di divertimento. La tariffa di ingresso consente un viaggio nel paese dei balocchi o nel paese delle meraviglie, spendendo relativamente poco.
SABAUDIA PROIBITA
A scoraggiare il turismo sulla spiaggia dei vip e di tutto il basso Lazio è sicuramente il caro-parcheggi. Da Latina a Sperlonga, passando per il Circeo e Terracina, è un continuo lamentarsi da parte di turisti ed esercenti per il costo del parcheggio (e per la sua scarsità). Lasciare la macchina costa un euro l’ora. Nessuna possibilità di sconto (soprattutto a Sabaudia) con formule varie, dalla mezza giornata al giornaliero.
VACANZE A TEMA
Ad Alghero per compensare il calo del turismo dei ceti medi (le presenze di luglio hanno eguagliato quelle di giugno) si è cercato di valorizzare riti e tradizioni. Particolarmente apprezzati quelli con cui si può rendere eterna un’amicizia, promettendosi amore e fedeltà per tutta la vita. Il rituale consiste nel saltare per tre volte su un fuoco accesso all’aperto mentre si recitano auguri e auspici. Senigallia si assicura la sua fetta di presenze anche straniere con il Summer Jamboree, ritrovo per gli amanti degli anni Quaranta e Cinquanta: un’iniziativa in grado di garantire l’incasso anche in caso di stagione magra. Cesena punta invece sulla vacanza di educazione alimentare per chi soffre di diabete, specialmente bambini.
SAGRA DELLE LUMINARIE
D’estate è un fiorir di sagre un po’ ovunque, ma quella più fantasiosa è sicuramente a Sorrano. Il paesino pugliese viene addobbato con luminarie stravaganti ispirate al barocco leccese o altre figure. Alcune di esse raffigurano castelli, torri, conchiglie giganti, archi orientali.
ITALIANI “RUBANO” IL LAVORO AI ‘VU’ COMPRÀ’
Pur di incrementare le vendite, i piccoli artisti di bigiotteria promuovono i loro prodotti presentandoli direttamente ai clienti sulla spiaggia. L’arenile si ritrova così affollato non solo dei consueti extracomunitari forniti di abbigliamento, ma anche di piccoli artigiani nostrani.
L’ARTIGIANATO ETNICO SOSTITUISCE L’ARTIGIANATO LOCALE
In molte parti dell’Italia resistono le tipicità locali per quanto riguarda l’alimentazione, ma scompaiono i negozi di produzioni tipiche della regione. Impazza invece l’artigianato etnico, soprattutto indiano.
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