Attualità
09 Agosto 2023Dall'uso moralmente inaccettabile del 2003 oggi la percezione nei confronti della biotecnologia è radicalmente cambiata
Il 65% degli intervistati di una recente ricerca assaggerebbe prodotti senza glutine ottenuti attraverso un approccio biotecnologico e il 57% li acquisterebbe a un prezzo superiore a quello attuale di mercato. A dimostrarlo è uno studio Enea da cui emerge come l'accettazione delle biotecnologie aumenta se ne vengono riconosciuti i benefici per la salute e l'ambiente.
«Con il nostro studio abbiamo indagato l'accettazione dell'uso delle biotecnologie avanzate da parte dei consumatori e abbiamo valutato il loro grado di conoscenza della celiachia e la propensione all'acquisto di prodotti innovativi con glutine detossificato» spiega all'Ansa la responsabile dello studio, Paola Sangiorgio, ricercatrice del Laboratorio Enea di Bioprodotti e bioprocessi.
In circa un ventennio l'opinione dei consumatori è cambiata: all'epoca il 52% degli intervistati dichiarò questi usi moralmente inaccettabili mentre oggi sono considerati accettabili e utili. «Tuttavia, la percezione del rischio associato alle biotecnologie rimane la stessa nel 2020, anno del nostro studio, come nel 2003», aggiunge Sangiorgio.
Mai come oggi inoltre c'è bisogno di una corretta comunicazione dei risultati scientifici che possa arginare la proliferazione di fake news diffuse capillarmente attraverso il web e soprattutto i social network: «ciò avviene per una diffusione crescente di informazioni provenienti da fonti diverse e dal fondamento spesso non verificabile» conclude la ricercatrice.
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