L’azienda, che nel 2019 ha raggiunto risultati sempre più virtuosi nell’utilizzo di plastica, vetro e alluminio, auspica che il Governo elimini i limiti legislativi sull’uso di plastica riciclata contrari all’Economia Circolare. Coca-Cola HBC Italia, principale imbottigliatore e distributore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia, ha pubblicato oggi il suo 16esimo Rapporto di Sostenibilità, dal titolo Siamo di casa.
Un documento che certifica i risultati dell’azienda in tutte le aree del business, dal rapporto con le comunità locali all’ambiente, dalla presenza sul mercato al benessere delle circa 2.000 persone che lavorano tra gli uffici, i cinque stabilimenti e nella forza vendita. Particolare attenzione alle sfide ambientali, dove gli investimenti dell’azienda vanno nell’ottica di un continuo miglioramento sia nelle diverse fasi del processo produttivo, sia nell’eco-design, ovvero la progettazione di imballaggi con un impiego sempre più efficiente dei materiali di cui sono composti: proprio grazie a questo impegno, bottiglie e lattine, già da sempre al 100% riciclabili, hanno visto ridursi le quantità di plastica, vetro ed alluminio necessarie per produrle rispettivamente del 20%, 25% e 15%.
«La sfida alla Sostenibilità ci vede in prima linea proprio in virtù del rispetto verso i territori in cui operiamo» ha dichiarato Vitaliy Novikov, Amministratore Delegato di Coca-Cola HBC Italia «L’ecodesign rappresenta una frontiera importante su cui vogliamo continuare ad investire per progettare ed è per questo che ci auspichiamo che il Parlamento e il Governo decidano di rimuovere il limite massimo all’uso di plastica riciclata al 50%, presente solo in Italia, così da permetterci di essere ancora più sostenibili e portare a reale compimento il concetto di Economia Circolare».
Il decreto del 20 settembre 2013, n.134, infatti, impedisce alle imprese del settore di utilizzare plastica riciclata per più del 50%, un limite privo di logica che impedisce quanto avviene già negli altri Paesi Europei dove la plastica utilizzata nelle bottiglie non è solo riciclabile ma anche riciclata, un freno reale ad investimenti in sostenibilità e un limite ai principi di Economia Circolare a cui si ispirano le direttive Europee in tema di plastica monouso.
Anche per quanto riguarda i processi industriali, l’azienda pone la sostenibilità al centro, sia che si tratti della fase di produzione delle bevande, in cui viene utilizzata energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili, sia che si tratti della logistica, dove il miglioramento dei flussi ha permesso un risparmio di oltre 1.400 tonnellate di CO2 solo nel corso dell’ultimo anno, o della presenza sul mercato dove l’introduzione di frigovetrine eco-friendly ad alta efficienza energetica hanno permesso di risparmiare oltre 3.700 tonnellate di CO2 nel 2019.
Il Rapporto di Sostenibilità, redatto e certificato secondo i parametri di rendicontazione internazionale più avanzati del GRI Standards, è disponibile integralmente sul sito www.lanostraricetta.it.
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