Piero Mastroberardino è il nuovo presidente dell’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, l’associazione delle 19 firme icona del vino italiano guidata fino ad oggi, e per oltre 10 anni, da Piero Antinori. Il cambio di vertice è stato deciso oggi nel corso dell’assemblea dei soci che, con voto unanime, ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione, espresso la nuova guida dell’Istituto e nominato Presidente Onorario Piero Antinori.

«L’istituto Grandi Marchi è stata tra le prime associazioni a dimostrare che nel settore del vino italiano è possibile fare squadra per agire congiuntamente sui mercati internazionali». Così Piero Antinori, presidente uscente dell’IGM, è intervenuto a conclusione dell’assemblea associativa. «In questi 11 anni - ha proseguito Antinori - abbiamo lavorato nel segno dell’unità virtuosa a beneficio di tutto il sistema vino, ancora troppo frammentato nella sua promozione globale. I Grandi Marchi non sono stati solo i portabandiera ma, in molti casi, i precursori del posizionamento del made in italy enologico sui mercati più strategici».
Per il nuovo presidente Piero Mastroberardino «L’Istituto Grandi Marchi rappresenta una case history di eccellenza: 19 top brand concorrenti tra loro, eppure capaci di sviluppare una straordinaria sinergia di storie familiari di successo. Ha tracciato la strada e rappresentato un modello per altre iniziative che si sono costituite di recente. L’Istituto continuerà ad operare con programmi specifici e con l’utilizzo di risorse interne, oltre che europee, per promuovere il vino italiano nel mondo».
Piero Mastroberardino. Classe 1966, Piero Mastroberardino si divide tra l’attività accademica (è professore ordinario in discipline manageriali all’Università di Foggia) e quella imprenditoriale che lo vede impegnato nell’omonima casa vinicola, la più antica della Campania con una storia lunga dieci generazioni, dove produce vini pregiati in terra d’Irpinia. Personalità eclettica, il nuovo presidente dell’Istituto Grandi Marchi è accreditato anche nel mondo dell’arte, come pittore e disegnatore, e in quello letterario (è di quest’anno la pubblicazione del suo ultimo romanzo “Giro di vite”).
Istituto del Vino Grandi Marchi. Le 19 cantine dell’Istituto Grandi Marchi (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi) contribuiscono per il 7% del valore complessivo dell’export di vino imbottigliato. Dal 2004 - anno di nascita - al 2014 l’Istituto ha investito complessivamente circa 60 milioni di euro nella promozione del vino italiano di qualità (di cui circa 1/3 con il sostegno della promozione UE). L’Istituto Grandi Marchi è presente a Expo, nel padiglione “Vino, a taste of Italy”.
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