Assobibe, l`Associazione di Confindustria che rappresenta il settore bevande analcoliche, attraverso il proprio Presidente Aurelio Ceresoli esprime, in una nota, "stupore e sconcerto" per la decisione presa oggi dalla Commissione Agricoltura della Camera che prevede l`incremento dell`attuale 12% al 20% di succo nelle bevande gassate e piatte (rispetto ad una media Ue del 5%).
Decisione, osserva l`associazione, «peraltro già censurata dalla Ue con procedura di infrazione in corso, e che non solo discrimina immotivatamente un prodotto, ma non è supportata da alcuna giustificazione legata alla salute aumentando anzi l`apporto calorico».
La norma, lamenta Assobibe, «rappresenta un limite alla competitività del settore, e favorisce fenomeni di importazione da altri Paesi, non aiutando certo gli sforzi di chi produce, investe e garantisce gettito ed occupazione in Italia. Inoltre - secondo Assobibe - non fornisce alcuna garanzia alla filiera agrumicola italiana di incrementare il business nazionale e rischia di limitare l`acquisto di succo italiano stante la maggiore presenza di bibite importate e quindi prodotte all`estero. Una scelta - conclude - che non esiste in nessun Paese che non sembra andare in una direzione di rilancio di imprese ed economia. Gli italiani già oggi godono di ampia scelta di bevande con diversi tenori di succo di frutta, su cui orientarsi in base alle proprie libere scelte».
Fonte ANSA
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