Anche i manga diventano uno strumento promozionale per il vino italiano in Giappone. La fortunatissima serie Kami no shizuku (gocce divine) è diventata un "cult" da 10 milioni di copie, tradotto in molte lingue (salvo, stranamente, l`italiano): presenta storie che in modo accattivante contribuiscono a diffondere la cultura del vino, soprattutto presso il pubblico giovanile.
L`autore è Tadashi Agi, nome collettivo scelto da Shin e Yuko Kibayashi, fratello e sorella uniti nell`ideazione e nel design di fumetti. C`erano anche loro alla presentazione, avvenuta presso l`Ambasciata d`Italia, dell`iniziativa "3000 anni di vino italiano", che concentra nella prima metà di novembre un`ampia serie di eventi promozionali. «Spero proprio che i nostro lavori vengano tradotti anche in italiano», afferma Shin, reduce dall`aver venduto in Francia oltre un milione di copie (in effetti, parla anche ampiamente dei vini francesi). Tra le iniziative della settimana del vino (che in realtà si prolunga per oltre due settimane, c`è il tour di Gambero Rosso (roadshow a Osaka e "Tre bicchieri world tour" a Tokyo); la Diners Club Italian restaurant week; il seminario "Chianti the wine" e la presentazione del consorzio Franciacorta con l`esperto Isao Miyajima, prove di abbinamento tra cucina stagionale "kaiseki" e vino italiano, numerose "Italian fair presso grandi magazzini (tra cui quella appena inaugurata presso i grandi magazzini Hankyu du Osaka, che hanno messo a disposizione più di 10mila mq per una fiera mercato dove sono attesi 150mila visitatori, incentrata su Venezia e il Veneto); cene didattiche con l`esperto Shigeru Hayashi; una "Borsa vini" il 15 novembre e la finale, il 12 novembre, della settima edizione della "Jet Cup" (Jet è un grande importatore) per l`assegnazione del premio "Italian Wine best sommelier" (a conclusione di selezioni svoltesi in varie città giapponesi). Per l`occasione l`Ice ha anche predisposto un nuovo poster con la mappa geografica dell`Italia dei vini.
Gli eventi si distinguono dunque tra quelli rivolti al trade, con la presentazione anche di prodotti di nicchia ancora poco conosciuti sul mercato giapponese, e quelli rivolti alla generalità dei consumatori anche in forme accattivanti. Il consorzio del Chianti ha combinato queste due attività con differenti iniziative, rivolte ai sommelier e al pubblico: dopo Tokyo, i 47 produttori del Chianti hnno fatto tappa a Hong Kong e Seul. Nel 2012 le importazioni giapponesi di vini fermi in bottiglia sono cresciute del 18,9% a un valore di 83 miliardi di yen e del 25,5% in volume a 181,168 milioni di litri. L`Italia ha il 15,8% del mercato contro il 50% della Francia, ma il nostro Paese registra la crescita maggiore (+16,8% contro +14,8%). Certo i francesi sono davvero bravi a pubblicizzare anche i loro vini meno eccelsi, come il Beaujolais Nouveau, la cui prima spedizione di quest`anno è arrivata all`aeroporto di Haneda martedì in attesa dell`inizio della commercializzazione il 21 novembre. L`importatore Suntory Wine ne sta smistando un milione di bottiglie: dando un finto privilegio al mercato giapponese, da molti anni il marketing del vino novello francese ha grande successo nel Sol levante (sia pure minore che in passato).
Fonte Il Sole 24 Ore
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