Parte col botto il 2013 del vino italiano in Usa: le importazioni di vino dal Belpaese nel mercato n. 1 al mondo per il nettare di Bacco, nei primi due mesi dell`anno, hanno fatto segnare una decisa crescita sull`inizio del 2012, che ha visto arrivare negli States 37.000 ettolitri di vino, e tornare in Italia 23 milioni di dollari in più.

A dirlo l`analisi dell`Italian Wine & Food Institute che, come anticipato a WineNews dal presidente Lucio Caputo, parlano di un +10,7% in quantità (378.090 ettolitri), e soprattutto di un +14,2% in valore, per 186 milioni di dollari. Un dato importante, perchè testimonia non solo l`inversione della tendenza alla contrazione del vino del Belpaese sul mercato Usa registrata nel 2012, ma anche (o soprattutto) un recupero sui prezzi, che permette all`Italia di mantenere il primato del valore tra i Paesi importatori, con il 31,7% della quota di mercato. Primato che però, il Belpaese avrebbe perso, seppur di un`incollatura, nella quantità, dove detiente il 24,2% del mercato, appena dietro all`Australia, al 24,9% (che però ha preso il 3,1% in quantità e lo 0,8% in valore).
E come avviene ormai da anni, continua la cavalcata a spron battuto delle bollicine italiane, che in questo avvio di 2013 hanno fatto segnare +46,8% in quantità (47.620 ettolitri) e +46,6% in valore (26,8 milioni di dollari). Da notare, secondo l`Italian Wine & Food Institute, che tra i primi cinque Paesi esportatori in Usa (Italia, Australia, Argentina, Cile e Francia, che rappresentano l`87% in quantità l`80,7% in valore), Italia e Francia sono gli unici due ad essere in crescita, sia in quantita` che in valore, segnale di una tendenza verso l`acquisto di vino di qualità.
E dato, quello italiano, tanto più confortante per le cantine del Belpaese se confrontato con il totale Usa, che visto un -6,4% nei volumi (1,5 milioni di ettolitri) e un +6,3% in valore (586 milioni di dollari) sul 2012. Numeri confortanti, da un mercato che nel 2012, secondo il "The Wine Institute" di California, ha consumato vino come non mai: 360,1 milioni di casse (+2% sul 2011), per un valore di 34,6 miliardi di dollari (+5%). Soprattutto grazie al boom dei vini di tipo "Moscato".
Fonte AGI
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