Se un tempo gli imbrogli sul vino si facevano con i fitosanitari tossici commercializzati illegalmente, oggi la truffa smascherata si reggeva sulla vendita fittizia di e false esportazioni. Un giochino da 50 milioni di euro. Una ventina le persone arrestate.

L`operazione «Wine Black» coordinata dalla Guardia di Finanza di Napoli ha accertato l`emissione e l`utilizzazione di fatture per operazioni commerciali mai effettuate. Tra i reati contestati figurano anche quelli legati a false esportazioni, alla truffa, al riciclaggio e all`evasione di imposta in materia di accise. Il «malaffare» è stato perpetrato dalla banda sia in Italia che all`estero: Inghilterra, Francia, Belgio, Germania, Polonia e Slovenia. Circostanza, questa, che ha indotto il gip di Napoli ha predisporre anche il sequestro preventivo di sei aziende, per un valore complessivo pari a circa 20 milioni di euro, e un sequestro per equivalente da 30 milioni nei confronti di molti degli indagati. In carcere Piero Picchieri, di 41 anni, di Torre Santa Susanna (Brindisi); Gavino De Capua, 50 anni, di Nola (Napoli); Giorgio Cumino, di 65 anni, di Asti; Giuliano Scalvi, 38 anni, di Brescia e altre due persone di cui non sono state rese note le generalità. Arresti domiciliari altre 11 persone e altre tre con domicilio coatto.
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