23 Dicembre 2011

Tra Natale e l’Epifania si stapperanno 165 milioni di bottiglie


spum.pngPer la Cia, le quantità restano stabili rispetto al 2010, ma le famiglie accorciano il budget e si orientano verso etichette più economiche. Con una spesa complessiva di circa 722 milioni per le “bollicine” e quasi 400 milioni per rossi e bianchi. Il 58 per cento degli italiani preferisce lo spumante dolce e solo uno su 20 compra champagne. Il vino resta uno dei regali più gettonati: nell’85 per cento dei “pacchi-dono” ci sono una o più bottiglie.

Con le feste alle porte arriva la riscossa dello spumante e del vino “made in Italy”. Tra Natale, Capodanno ed Epifania si stapperanno circa 165 milioni di bottiglie, il 90 per cento di produzione nazionale. Le bollicine stravincono ancora sullo champagne, con oltre 85 milioni di tappi “nostrani” pronti a saltare in aria per i brindisi delle prossime festività. Anche i vini italiani la fanno da padrone sulle tavole natalizie, con quasi 80 milioni di rossi e bianchi acquistati per accompagnare i piatti della migliore tradizione culinaria. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in base alle rilevazioni compiute nei giorni scorsi sulle intenzioni d’acquisto degli italiani.

Ma se le famiglie non lesinano sulle quantità -spiega la Cia- quest’anno stanno però molto più attente al prezzo. Complice la crisi economica e la stangata della manovra in dirittura d’arrivo, in queste festività si accorcia il budget per le bevande e ci si orienta verso etichette un po’ più economiche. Nel dettaglio, per una bottiglia di spumante si spenderanno mediamente tra i 5 e i 12 euro, mentre per il vino sarà privilegiata la fascia compresa tra i 3 e i 7 euro. Con una spesa complessiva che è stimata intorno ai 722 milioni di euro per le “bollicine” e ai 400 milioni di euro per il vino, in leggero calo (-1 per cento) rispetto al 2010.

In particolare -continua la Cia- per quanto riguarda lo spumante, ben il 66 per cento delle bollicine verrà stappato a casa in famiglia, contro il 34 per cento rappresentato da locali e veglioni. E a prevalere nei gusti degli italiani sarà lo spumante dolce (58 per cento delle preferenze), seguito da quelli secchi e ”brut” (37 per cento). Lo champagne raccoglie solo il 5 per cento delle preferenze: vuol dire che solamente un italiano su venti sceglie il “made in France” invece delle bollicine tricolori. Bollicine che non soltanto fanno il “boom” sui mercati esteri (+24 per cento), ma crescono anche in patria (+2 per cento), in netta controtendenza rispetto all’andamento dei consumi interni. Consumi che proprio nel periodo tra Natale e l’Epifania hanno il loro picco record: infatti, ben il 70 per cento degli acquisti di spumante avviene nei 25 giorni compresi tra il 10 dicembre e il 6 gennaio.

Quanto al vino -sottolinea la Cia- anche quest’anno i rossi verranno preferiti ai bianchi, con un rapporto di 4 su 5. Una tendenza, questa, che si consolida nel periodo invernale e raggiunge il suo apice proprio durante le feste natalizie. La scelta degli italiani cadrà soprattutto sulle produzioni etichettate, ma con un buon rapporto qualità-prezzo (71 per cento), senza esagerazioni e lussi sfrenati. Ma il vino “vince” nelle feste anche come regalo per amici e parenti. Nell’85 per cento dei “pacchi-dono” c’è infatti una o più bottiglie di vino a denominazione d’origine.         

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