Sulla transazione tra Casa Gancia e Rustam Tariko, di cui abbiamo dato recentemente notizia, esprime molta preoccupazione l’associazione CIA Confederazione italiana agricoltori che dichiara: «Stiamo seguendo la vicenda con attenzione e preoccupazione: se la notizia fosse confermata, vorrebbe dire che ci siamo lasciati” scippare” l’ennesimo marchio di qualità del “made in Italy” agroalimentare».
Casa Gancia è fra le aziende storiche della produzione tradizionale di vini spumanti in Italia, settore alta,ento produttivo, tant’è che l’Italia è in testa alla classifica dei produttori mondiali di vini frizzanti con 380 milioni di bottiglie l’anno (contro i 370 milioni di vini frizzanti francesi).
Per la Cia questo settore è un patrimonio culturale ed economico che non dovrebbe restare in mani italiane.
Non è di secondo piano, poi il consumatore, che crede di comprare “italiano” «mentre il profitto e il valore aggiunto vanno a ingrossare le tasche di imprenditori stranieri».
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