Grappa

Accordo Mercosur

08 Settembre 2025

Prospettive interessanti per la Grappa, ma attenzione all’import di alcol di bassa qualità


Prospettive interessanti per la Grappa, ma attenzione all’import di alcol di bassa qualità

AssoDistil – Associazione Nazionale Industrie Distillatori – guarda con interesse, ma anche con cautela, alla recente approvazione da parte della Commissione europea dell’accordo commerciale tra Unione Europea e Paesi del Mercosur. Per il comparto delle acquaviti e dei liquori italiani, l’intesa con i Paesi sudamericani apre infatti nuove opportunità: la previsione della Commissione UE di una crescita del 50% delle esportazioni agroalimentari e la riduzione del 35% delle tariffe doganali rappresentano un segnale positivo per i produttori, ancora provati dalle restrizioni commerciali degli anni scorsi. Un passaggio particolarmente significativo riguarda la Grappa IG, che sarà protetta nei Paesi Mercosur: una tutela che può tradursi in nuovi sbocchi di mercato e in un riconoscimento sempre più forte del valore di un distillato simbolo del made in Italy. Allo stesso tempo, AssoDistil avverte che l’accordo non deve trasformarsi in un canale preferenziale per bevande spiritose prodotte con alcol di scarsa qualità, ottenute con standard e controlli meno rigorosi rispetto a quelli europei. L’associazione seguirà con attenzione l’evoluzione del mercato e non esiterà a segnalare eventuali criticità per le aziende associate.

Il nodo etanolo: rischio per la filiera europea

Le maggiori preoccupazioni riguardano il capitolo etanolo. L’accordo prevede l’importazione da parte dei Paesi Mercosur di 650.000 tonnellate di etanolo, di cui 450.000 esenti da dazio per uso industriale: una quota pari a circa il 50% del consumo totale europeo in questo settore. Secondo AssoDistil, questa apertura rischia di mettere in seria difficoltà la produzione europea e la relativa filiera agricola, già penalizzata dalla minore disponibilità di materie prime e dagli standard qualitativi e ambientali più elevati richiesti nell’UE. A ciò si aggiunge la scarsa chiarezza sulla reale destinazione d’uso del prodotto. L’etanolo importato dovrebbe essere destinato esclusivamente all’industria chimica, ma con l’attuale classificazione doganale sarà impossibile tracciarne con certezza l’impiego, con il rischio che venga utilizzato anche in miscelazioni alimentari o energetiche.

La richiesta di AssoDistil

Per l’associazione, sarà fondamentale prevedere meccanismi di tutela: qualora le importazioni arrechino un danno documentato ai produttori europei, sarà necessario attivare le clausole di salvaguardia e mettere in campo adeguati sostegni economici. “AssoDistil continuerà a vigilare – conclude l’associazione – affinché le opportunità aperte dall’accordo Mercosur non si trasformino in squilibri dannosi per i produttori italiani ed europei, ma possano davvero tradursi in una crescita sostenibile e di qualità per il settore.”  

TAG: QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ,TARIFFE DOGANALI,TUTELA IG

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