Vino

12 Febbraio 2025

Il Lugana Doc fa quadrato per fronteggiare il calo produttivo


Il Lugana Doc fa quadrato per fronteggiare il calo produttivo


Il calo in vigna nel 2023 – le grandinate hanno causato una riduzione del 30% nella produzione di uva – si è inevitabilmente riflesso in cantina nel 2024, con un imbottigliamento diminuito del 22% per un totale di 21 milioni di bottiglie, contro i 28 milioni dell’anno precedente. È quanto accaduto al Lugana Doc, anche se il Consorzio Tutela sottolinea che grazie a una gestione ottimale delle giacenze di cantina, comprese quelle relative alle vendemmie precedenti, e a una distribuzione commerciale calibrata, le aziende del Lugana sono riuscite a mantenere un buon equilibrio di mercato, garantendo continuità alla clientela, soddisfacendo i propri clienti e preservando il posizionamento del brand. «L’annata ha evidenziato la solidità della filiera, la sua serietà e coerenza nella gestione della limitata disponibilità della vendemmia 2023 – afferma Fabio Zenato, Presidente del Consorzio Tutela Lugana DOC –. In un contesto di scarsità, le aziende hanno adottato misure rigorose, come ad esempio le assegnazioni di prodotto ai diversi mercati, per garantire la continuità commerciale e preservare il valore della Denominazione, con una gestione che ha rafforzato la reputazione del Lugana nel mondo trade».

Il prezzo medio delle bottiglie al supermercato ha superato i 9 euro ciascuna, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente, ponendo il Lugana in una posizione di vertice tra i bianchi Doc italiani (dato IRI). Questa solidità nel valore del prodotto si riflette anche nel mercato del vino sfuso, dove il prezzo medio si è stabilizzato a 4,30 euro al litro per la vendemmia 2024. Anche il prezzo delle uve ha seguito un trend positivo, con una media consolidata tra 2 e 2,30 euro al kg. Questo dato dimostra quanto i viticoltori siano riusciti ad ottenere un giusto ritorno per il proprio lavoro, senza risentire degli squilibri produttivi. I due indicatori (prezzo al litro del vino sfuso e delle uve) forniti dalla Borsa Merci – Camera di Commercio di Verona, sono evidenziati dal Consorzio a conferma dell’efficacia delle azioni adottate per aumentare il valore del prodotto a tutti i livelli della filiera. 
Il Lugana DOC nasce dalle colline che circondano il Lago di Garda, dove il terreno argilloso e il clima mite favoriscono la coltivazione della Turbiana, uva autoctona che dà vita a vini freschi, eleganti e longevi. La denominazione, riconosciuta nel 1967 e regolamentata dal Consorzio dal 1990, copre oggi 2.600 ettari con 214 produttori, esportando oltre il 60% della sua produzione in 65 paesi.

TAG: CONSORZIO TUTELA LUGANA DOC,FABIO ZENATO

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