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13 Maggio 2024Italgrob la definisce una misura iniqua e vessatoria che si ripercuoterà sia sulla filiera primaria che sui consumatori finali
La mancata proroga della Sugar Tax rischia di trasformarsi in un macigno per la distribuzione del canale Horeca: a dirlo, in una nota, sono Antonio Portaccio, Presidente di Italgrob, Federazione Italiana dei Distributori Horeca aderente a Confindustria, e Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob.
«La tassa è una misura iniqua e vessatoria verso il settore che avrà ripercussione sia sulla filiera primaria che sui consumatori finali ma soprattutto sui livelli occupazionali. Auspichiamo che nelle prossime ore il Governo possa trovare una rapida riformulazione al testo bollinato dalla Ragioneria disinnescando l’applicazione di una tassa ingiusta e chiarendo il mismatching evidente fra quanto contenuto nella relazione tecnica, che rinvia al 2026 l’introduzione della Sugar Tax e quanto bollinato dalla Ragioneria dello Stato che ne certifica invece il via libera dal 1 luglio 2024» sostengono Portaccio e Di Marino.
L’emendamento del governo prevede quindi l’entrata in vigore della tassa sulle bevande analcoliche dal primo luglio prossimo, seppur dimezzata, mentre fa slittare di altri due anni la Plastic Tax: entrambe le imposte erano state istituite con la legge di Bilancio del 2020 ma ogni volta hanno subito rinvii, fino all’emendamento di venerdì scorso. Per i prodotti finiti, l’imposta è stata dimezzata da dieci euro per ettolitro (10 centesimi di euro per litro) a 5 euro per ettolitro (5 centesimi per litro). Per i concentrati destinati a essere diluiti, la tassa è stata ridotta invece da 0,25 euro a 0,13 euro per chilo. Questa riduzione però è destinata a terminare il primo luglio 2026, momento in cui l’aliquota tornerà al livello originario.
Sino a poche settimane fa, in ballo c'era anche la legittimità della stessa tassa, ma una recente sentenza della Corte Costituzionale ha posto fine ai dubbi. La discussione, tuttavia, è ancora aperta su quanto effettivamente tale tassa possa influenzare il consumo di bevande zuccherate e il benessere economico del settore delle bevande in Italia.
A Italgrob, per il momento, si accoda Assobibe che chiede un ripensamento al governo, prevedendo effetti negativi, dalle attività agricole fino alla distribuzione e al commercio e ricadute negative molto pesanti sul settore, soprattutto a ridosso dell’estate. «Per il 64% il comparto, già in contrazione, è costituito da piccole imprese: aggiungere una tassa significa andare a colpirlo ulteriormente» commenta Giangiacomo Pierini, Presidente Assobibe.
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