
Sono circa 8 su 10 gli italiani che, nel mese di giugno, sono andati in bar, ristoranti, take away, gelaterie, chioschi, mense, fast food o in viaggio a bordo di navi, treni o aerei. È quanto emerge da un`indagine di TradeLab che parla chiaro: 38 milioni di persone hanno superato il timore di frequentare luoghi pubblici.

Le occasioni più gettonate: colazione e cena. L’aperitivo serale invece non ha ancora recuperato il mercato pre-Covid. Il pranzo fuori casa è al momento più in sofferenza perché sconta la chiusura delle scuole e la quota ancora elevata di lavoratori in smart working. Le tematiche legate al lavoro influiscono anche sui tradizionali momenti di pausa nella mattina, al contrario la presenza di molti adulti e ragazzi a casa ha favorito la crescita delle pause nel pomeriggio.
Le occasioni della notte soffrono maggiormente, anche per la mancata riapertura di discoteche e locali notturni. «Nel complesso - spiega Angela Borghi, Key Account Manager di TradeLab - gli italiani escono di più nel week end e sono soprattutto i giovani Millennials ad essere tornati alla vita sociale fuori casa, mentre gli over 64 dimostrano di essere ancora molto cauti nell’uscire. Tra i territori, il Nord Ovest si conferma l’area più in difficoltà e in particolare le grandi città che scontano sia la lenta ripresa delle attività economiche sia l’assenza dei turisti stranieri; mentre i piccoli comuni sono luoghi in cui si esce di piùı».
Il Food Delivery è sicuramente un canale che ha incrementato molto i propri profitti durante il lockdown: sono circa 14 milioni gli italiani che lo hanno utilizzato nel mese di giugno. La distribuzione automatica ha scontato invece la riduzione delle presenze in ufficio. Il bar è il canale che ha ripreso più velocemente. Meglio i bar diurni dei locali serali. Bene i ristoranti pizzeria preferiti dagli italiani che trovano in questi luoghi un’offerta ampia che incontra tutti i gusti e soprattutto tutte le tasche.
La situazione economica desta in effetti preoccupazione: circa il 44% dichiara di limitare le spese in consumi fuori casa, specie al Sud. Cala invece il timore di contagio: solo il 20% risulta avere elevati livelli di preoccupazione. Insomma, considerando i fattori chiave del mercato ovvero quanti frequentatori, con che intensità e quanto spendono, gli indici ci dicono che se come quota di frequentanti siamo vicini alla situazione del 2019, ancora non si è recuperato né in termini di frequenza di visita, né di multicanalità, né di spesa. Gli italiani spendono un po’ meno e selezionano di più le occasioni in cui uscire in conseguenza di un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, indotto dalla pandemia.
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