Il Parlamento Europeo chiede trasparenza per le informazioni fornite ai consumatori e chiede alla Commissione di approvare entro il 2016 una proposta di legge per indicare le calorie in etichetta per le bevande alcoliche. Ma il Parlamento chiede anche che la Commissione valuti "se l’obbligo di fornire ai consumatori le informazioni sugli ingredienti e sul contenuto nutrizionale debba essere applicato anche alle bevande alcoliche".
Infatti, a differenza di ciò che avviene con gli altri prodotti alimentari, per i quali dal 2011 è obbligatorio indicare in etichetta gli ingredienti e le caratteristiche nutrizionali, comprese le calorie, non è così per le bevande alcoliche. Il regolamento europeo n. 1169 del 2011 esonera le bevande con contenuto alcolico superiore all’1,2% in volume dall’obbligo di indicare in etichetta l’elenco degli ingredienti, le calorie e i valori nutrizionali. Questa omissione ha delle ripercussioni importanti sulla consapevolezza dei consumatori in merito all’ingestione di alcol e sono in molti a pensare che possa avere effetti negativi su tutte le pratiche adottate per combattere l’epidemia dell’obesità. Poche persone infatti conoscono il contenuto calorico dell’alcol. Nel 2014 la Royal Society for Public Health ha condotto un’indagine in merito. Si è scoperto che l’80% dei 2.117 adulti intervistati non aveva idea del contenuto calorico delle più comuni bevande alcoliche e la maggior parte ignorava che l’alcol impatta sul totale delle calorie consumate giornalmente. Ciononostante, molti intervistati si sono detti favorevoli alla proposta di indicare le calorie in etichetta.
L’alcol sviluppa 7 calorie per grammo. Per rendere più comprensibile l’importanza di questo valore, basti sapere che i carboidrati ne sviluppano 4 per grammo, così come le proteine, mentre i grassi 9. Un bicchiere di vino, dunque, apporta più di 100 kcal, a seconda della gradazione, così come una birra e un bicchierino di superalcolico. Inoltre, a differenza dei macronutrienti appena citati,quelle dell’alcol sono calorie “vuote”, non apportano cioè nessuna sostanza nutritiva all’organismo, anzi provocano una deplezione di vitamine e sali minerali, dovuta al metabolismo dell’alcol stesso.
Fiona Sim, presidente della Royal Society for Public Health (GB), spiega che «negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha dato mandato di specificare le calorie sulle bevande alcoliche a partire da dicembre 2015, nelle catene di ristoranti americani con 20 o più punti vendita. Da questa parte dell’Atlantico, invece, il Public Health (Alcohol) Bill 2015, se approvato, renderà l’Irlanda il primo paese Ue ad affrontare la questione dell’etichettatura delle calorie per le bevande alcoliche». Infine, dice l’esperta, «noi nella pratica clinica chiediamo regolarmente ai pazienti peso, abitudini alimentari ed esercizio fisico nel contesto della prevenzione primaria o secondaria, ma quanti di noi abitualmente chiedono quante calorie assumono con l’alcol? È ora di iniziare», conclude.
Fonte NewsGo.it
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