20 Settembre 2012

Il momento d`incontro ideale? Per gli italiani è l`aperitivo Made in Italy


Scendono patatine e birra, salgono cocktail analcolici, salumi e specialità locali. Al bar trionfa l’Italian Style. Dai piccoli borghi antichi alle grandi metropoli, per gli incontri più importanti, italiani e turisti non rinunciano al fascino dell’atmosfera del classico aperitivo all’italiana.

Aperitivo.jpgBasta con la confusione, l’alcool a tutti i costi e la musica ad alto volume. Secondo 7 barman su 10 (68%), italiani e turisti al bar non rinunciano alla qualità, al fascino ed alla tradizione dell’aperitivo Made in Italy. Da Milano a Palermo, spopola l’atmosfera tranquilla del rito simbolo dell’Italian style, fatto con specialità regionali (68%) da degustare in relax, senza orari (74%) e immersi in un’atmosfera glamour (45%) e senza i fumi dell’alcool. Aumenta, infatti, il consumo di bibite analcoliche (76%), come conferma una ricerca sull’uso di alcool in Italia, dalla quale emerge che tra il 2001 e il 2011 è calata la quota di coloro che consumano bevande alcoliche tutti i giorni, scendendo dal 35% al 27%.

Dai piccoli borghi antichi, dove la frenesia non ha sopraffatto la qualità e il buon vivere, alle grandi metropoli, l’aperitivo all’italiana continua a caratterizzare le più grandi città dello Stivale. Una tendenza confermata dallo studio del Censis, secondo il quale l’aperitivo è un rito che appassiona 16,4 milioni di italiani. Lo si fa soprattutto con amici (78%) e partner (72%), ma anche con colleghi (61%) e famiglia (54%). Se il 47% decide di organizzare un aperitivo per un primo incontro, altri lo scelgono per incontrare amici (74%), rilassarsi (68%) risvegliare i sensi (62%), fare buona conversazione (55%), stimolare il palato (51%), festeggiare un avvenimento particolare (45%) e, infine, stuzzicare l`appetito (34%).

È quanto emerge da uno studio promosso da Sanbitte’r, lo storico analcolico italiano, in occasione della premiazione “Sanbitte’r L’aperitivo dell’anno” che quest’anno e’ andato a Luigi Nastri, gestore del ‘Settembrini Cafe’’ di Roma. La ricerca e’ stata condotta attraverso interviste a 200 barman, gestori e proprietari di alcuni dei migliori bar del nord, centro e sud Italia, veri trend setter e antenne preferenziali per monitorare lo stato di salute dell’aperitivo italiano lungo lo Stivale.

L’aperitivo all’italiana è un trend trasversale che annovera tra i maggiori estimatori i manager (31%), seguiti dagli studenti (25%), che scelgono l’aperitivo italiano per i break tra una lezione e l’altra o per rilassarsi durante i periodi di studio. Secondo la ricerca Sanbitte’r non sono da meno i liberi professionisti (21%), che tra un progress e un incontro d’affari, distendono i nervi seduti al tavolino di un bar del centro. Seguono a sorpresa gli imprenditori (13%) che lo ritengono il momento ideale per “assaporare” e godersi la chiusura di un buon affare. Chiudono la top five degli “italian aperitif addicted” gli impiegati (8%). Dove si diffonde maggiormente? Piu’ al nord (37%) che al sud (33%), una distanza comunque scesa rispetto al passato, mentre i locali del centro si attestano al 30%.

L’aperitivo è uno dei simboli dell’eleganza e del prestigio italiano, riconosciuto anche all’estero e dagli stessi turisti che visitano le nostre città, attratti soprattutto dalla storia, le tradizioni e il buon cibo. Per loro, l’aperitivo all’italiana è una perfetta sintesi di tutto questo e vogliono provarlo a tutti i costi. La maggioranza (45%) dei gran bar delle piazze di Italia lo conferma; l’aperitivo Italian style tra gli stranieri è un trend che non ha mai avuto battute d’arresto (68%). Tra i visitatori, i più grandi estimatori e ricercatori dell’aperitivo all’italiana sono, a sorpresa, i cinesi (61%), i quali hanno superato gli americani (56%) e tengono a distanza russi (45%) e tedeschi (37%). Renato Costantini, vice direttore del Caffè Florian, lo storico locale sito in piazza San Marco a Venezia, commenta la presenza straniera all’interno del suo storico bar. “Negli ultimi anni nel nostro locale abbiamo registrato un cambiamento per quanto riguarda il tipo di clientela straniera: in particolare abbiamo avuto modo di notare un incremento di turisti cinesi, russi e coreani. Non cambia, però, la qualita’ e l’italianita’ del nostro aperitivo, apprezzato indistintamente sia dagli italiani sia dagli stranieri".

Contro la massificazione dell’industrializzato happy hour, cosa fa preferire un tradizionale aperitivo all’italiana? Gli orari non prestabiliti e la possibilità di ripeterlo più volte al giorno (74%), i sapori di qualità (69%), la leggerezza del momento (59%)l’assenza di folla (46%), il richiamo alla tradizione e l’italianità (41%) e l’atmosfera chic e raffinata (45%). Insomma, lo stile, l’eleganza, la storia, l’innovazione, il design dei bar italiani, i tempi e le atmosfere della provincia del Belpaese sono il filo conduttore dell’intervallo come momento per ricaricare la spina e trovare benessere.

Il vero aperitivo all’italiana non è legato a nessun orario e propone bibite a bassa gradazione alcolica e piatti e stuzzichini tradizionali, il tutto servito dal barman o dai camerieri in un’atmosfera rilassante. Con un leggero spuntino e una particolare atmosfera, l’intervallo diventa ricerca del benessere senza rinunciare al glamour. L’immaginario è quello di Piazza del Campo a Siena o di via Caracciolo a Napoli, dove le comitive che si spostano in vespa o in 500.

Quali tipi di prodotti vengono usati maggiormente per realizzare i piatti? Il 68% tra gestori e proprietari afferma di optare per specialità regionali, legate al territorio d’appartenenza, mentre il 37% dichiara di utilizzare anche pietanze importate dall’estero. Quali sono i prodotti maggiormente usati? Quelli legati al territorio come salumi (74%), verdure (65%), panini (68%) e focacce (57%), realizzati secondo le ricette del posto. Da registrare il calo di patatine (21%) e prodotti fritti in generale (17%). Gennaro Ponziani, direttore del Gambrinus, il prestigioso caffè letterario di Napoli sito in Piazza Trieste e Trento, adiacente alla splendida Piazza del Plebiscito, spiega come all’interno del suo bar non manchino i richiami alla tradizione locale: “Negli ultimi anni, l’aperitivo e’ cambiato, facendo registrare un maggiore ricorso a prodotti locali. Alla clientela offriamo una tavola molto vasta impreziosita dai prodotti della nostra terra: tarallini piccanti, capperi di Pantelleria, vasta gamma di rustici salati e immancabili pizzettine al forno”.

Cosa si beve durante gli aperitivi? Nei più importanti bar italiani la maggioranza della clientela opta soprattutto per cocktail analcolici (76%) e vini (59%), mentre il 45% ed il 23% sceglie di bere rispettivamente cocktail misti o alcolici.

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