18 Settembre 2012

Vino: a Londra due giorni di tricolore enologico


Da mercoledì 19 Londra torna ad essere la City del tricolore enologico, grazie all’Istituto Grandi Marchi, l’associazione che riunisce le 19 cantine simbolo del vino italiano nel mondo (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Cà del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi), rappresentative della produzione di 12 regioni. 


vino_italiano.jpgDue gli eventi di apertura della tappa londinese dei Grandi Marchi organizzati in collaborazione con l’Institute of Masters of Wine, l’associazione, con sede nella City, che forma i più qualificati esperti internazionali di vino e che i Grandi Marchi , unica compagine italiana, affiancano come major supporter. Il 19 settembre, l’Ambasciata italiana ospiterà un walk around tasting esclusivo, riservato ai Masters of Wine e alla stampa inglese. Un’occasione unica per approfondire la cultura e le specificità del vino italiano dialogando direttamente con i titolari delle 19 cantine.

E` questo il terzo anno consecutivo che vede l`Istituto Grandi Marchi impegnato a migliorare la conoscenza della qualità del vino italiano presso i Masters of Wine. Una collaborazione che ha indotto l’Institute of Masters of Wine ad organizzare il prossimo Simposio Internazionale in Italia, aFirenze, nel maggio del 2014, accogliendo la candidatura proposta proprio dai Grandi Marchi. A seguire, sempre in Ambasciata, la cena con abbinamenti e degustazione dei 19 vini icona, uno per ciascuna azienda associata. 

Giovedì 20 settembre l’Istituto Grandi Marchi incontrerà gli operatori del trade e i consumatori. In calendario due tasting separati organizzati con Decanter, la rivista inglese del settore tra le più autorevoli al mondo. Per il presidente dell’Istituto Grandi Marchi, Piero Antinori: «Londra continua ad essere una delle vetrine principali per l’affermazione del vino italiano nel mondo. Oltre a ciò nel 2011, il Regno Unito, con un valore di 439 milioni di euro, si è confermato il terzo mercato di sbocco per il vino italiano con una crescita di quasi il 13%. Buone anche le tendenze derivanti dai dati del primo trimestre 2012 – ha proseguito Antinori – dove l’Italia registra un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente». Un trend, questo, che conferma la vocazione all’export del vino italiano e che, tuttavia, non deve distogliere dal perseguire una promozione internazionale fatta, innanzitutto, all’insegna della divulgazione dei valori e della qualità che contraddistingue la nostra produzione. Per questo, ha concluso il presidente Antinori: «L’Istituto Grandi Marchi, ambasciatore del vino italiano, ha adottato da tempo nuove strategie di promozione che fanno leva sulla formazione mirata, che garantisce una conoscenza consapevole in grado di trainare anche il mercato delle vendite. E le partnership con l’Institute of Masters of wine e Decanter vanno in questa direzione».

Le 19 aziende dell’Istituto Grandi Marchi esprimono complessivamente un fatturato di 420 milioni di euro di cui il 60% realizzato all’estero e rappresentano quasi il 6% del valore export del vitigno Italia.

Fonte ANSA

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