Mai così poco vino nel mondo: i cambiamenti climatici fanno crollare la produzione del 6% annuo a 256,1 milioni di ettolitri, minimo storico da quando sono iniziate le rilevazioni.
È quanto emerge da un`analisi della Coldiretti, secondo cui in Italia il calo sarà del 5%. La riduzione della produzione, a fronte di un aumento dei consumi, spinge al rialzo i prezzi di vendita dei vini sui mercati internazionali, anche per compensare il rialzo dei costi produttivi. Un trend che riguarda anche l`Italia dove si è già verificato un aumento del 7% dei prezzi medi di vendita del vino comune al consumo nel primo semestre 2012, a fronte di un calo dei consumi familiari dell`1,8%.
Se il calo interessa i produttori storici come Italia, Francia e Spagna, l`aumento dei consumi si sta invece verificando - precisa la Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina, che fanno segnare i tassi di crescita più elevati. Il record negativo nella produzione di vino è il risultato dei crolli nei raccolti fatti registrare in Francia dove - sottolinea la Coldiretti - si stimano 44,1 milioni di ettolitri di vino con un calo medio del 14% rispetto allo scorso anno, anche per effetto de crollo del 26% per lo champagne; in Italia a causa del caldo torrido e della siccità si prevede una produzione di 40,5 milioni di ettolitri, in calo del 5%.
A rendere ancora più negativo il quadro è la situazione in Spagna dove la produzione è stimata in 35 milioni di ettolitri (-8,6%) e contribuisce a peggiorare il bilancio nell Unione Europea dove si stimano appena 147,9 milioni di ettolitri (-10%), un quantitativo mai registrato prima. La situazione - continua la Coldiretti - non è migliore negli altri continenti anche se negli Stati Uniti il raccolto è stimato in aumento a 19 milioni di ettolitri (+1,6%) grazie ai buoni risultati della California (+9%) mentre un drastico crollo del 16,1% si rileva in Argentina con una produzione di appena 13 milioni di ettolitri. Sostanzialmente stabili - conclude la Coldiretti - i raccolti negli altri Paesi emergenti come l`Australia con 11,6 milioni di ettolitri (5%), Cile con 9,7 milioni di ettolitri (+5%) e Sudafrica con 9,6 (+5%).
Fonte AGI
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