Ancora guai per TripAdvisor, recentemente accusata dai consumatori di pubblicare recensioni false e ingannevoli: almeno un commento ogni tre pubblicati sarebbero fasulli.
TripAdvisor, vetrina online del turismo "fai da te", è al centro della bufera scatenata dalle associazioni dei consumatori che l`accusano di pubblicare falsi commenti e recensioni ingannevoli sui post visitati da probabili clienti. Infatti, le recensioni presenti sul sito spesso sono anonime e, quindi, sulla loro autenticità non c`è certezza: secondo la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ben una recensione su tre sarebbe fasulla. In parte i commenti ad hoc sarebbero lavoro dei proprietari delle varie strutture, in parte le recensioni sarebbero usate come vera e propria merce di scambio (recensioni positive in cambio di sconti) o frutto del lavoro di agenzie esperte in marketing online.
Già nel 2011 il Tribunale di Parigi ha condannato Expedia, TripAdvisor (di proprietà della stessa Expedia) e Hotel.com, a una multa di 430mila euro per pratiche sleali e ingannevoli: fornendo delle informazioni sbagliate sulla disponibilità di pernottamento, avrebbero infatti indirizzato potenziali clienti in alberghi partner commerciali della stessa Expedia. Ma non è tutto: anche in Gran Bretagna ci sono stati problemi con l’autorità di controllo sulla pubblicità (Asa-Advertising standard authority) che ha censurato ufficialmente TripAdvisor dopo aver ricevuto numerosi reclami per recensioni false e fuorvianti.