All’interno del Centro per l’impiego di Pesaro, luogo frequentato da giovani e meno giovani alla ricerca di lavoro e di opportunità, ma anche di strumenti e consigli per avviare attività in proprio, è stato presentato il progetto “start up”, messo a punto da un’azienda leader in Italia e nel mondo come la Ifi spa, rivolto a quanti sono interessati ad aprire un bar. Si tratta di un servizio bar innovativo, snello, essenziale, accessibile nei costi e collocabile nei più diversi contesti (una via del centro, un parco, un club sportivo, un centro commerciale, ecc), costruito con materiale di derivazione del legno (con il più basso grado di formaldeide e dunque rispettoso dell’ambiente e della salute) ed adatto a soddisfare le esigenze delle nuove generazioni che non amano chiudersi in un unico luogo ma spostarsi, costruire relazioni, trasferirsi informazioni tramite social media e nuove tecnologie.
“Dopo cinquant’anni di attività – ha detto il presidente Ifi, Gianfranco Tonti – abbiamo voluto lavorare non intorno ad un oggetto ma ad un progetto, aggregando varie figure professionali per riscrivere anche il nostro ruolo. Abbiamo sempre creduto che l’innovazione fosse importante, ma oggi è l’unica strada per un’azienda manifatturiera. Nel creare questo servizio bar abbiamo pensato soprattutto ai giovani, sia come attività da avviare in proprio, sia come fruitori. E proprio ai giovani, italiani e immigrati, vogliamo dire di non stare ad aspettare il posto fisso ma tirare fuori la propria capacità creativa”.
“Questo territorio – ha evidenziato il designer Giorgio di Tullio, coordinatore dell’incontro – è stato uno dei primi in Italia, nell’immediato dopoguerra, ad impegnarsi per una riorganizzazione basata sul saper fare, sulla volontà di costruirsi un progetto di lavoro e di vita. Una serie infinita di persone si chiesero ‘cosa so fare?’, ‘cosa posso aggiungere alle cose?’ e si lanciarono in attività in proprio. Oggi cambia radicalmente il ruolo delle imprese: non ci si può limitare a creare un prodotto ed immetterlo nel mercato, ma bisogna costruire progetti interessanti per la vita delle persone”.
Il presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini ha sottolineato come la genialità, progettualità e capacità di ideare nuovi processi e prodotti siano un bene immenso, “una specificità di questo territorio che nessuno ci potrà copiare”, evidenziando come negli anni l’istituto abbia sostenuto idee di impresa soprattutto sul versante dell’innovazione.
“Il funzionario del Servizio Lavoro della Regione Marche, Antonio Secchi, ha ricordato ai giovani presenti l’imminente nuovo bando per il prestito d’onore: insieme a Banca Marche verranno finanziate 400 nuove attività imprenditoriali.
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