L’ Istat annuncia che gli italiani rilavano stanno tagliando anche sulle spese della tavola (-0,2%). Ma le festività natalizie sono per antonomasia il momento della festa, in cui la gastronomia è sempre al centro degli incontri in famiglia dentro e fuori casa.
Lo chef Simone Rugiati e la food blogger Chiara Maci, dati i tempi di ristrettezze, hanno ben pensato di proporre delle dritte su come preparare le impegnative tavole natalizie senza salassare il portafogli: Chiara Maci propone l’aperi-cena, una sintesi fra aperitivo e cena che fa fare bella figura, ma mette al sicuro le tasche; come spiega Maci è “poco impegnativo (come un aperitivo) ma ricco di sapori e di portate (come una cena): l’aperi-cena è ormai una moda diffusa in tutta Italia”.
Oltre alla parte food, Maci dà consigli anche sull’area “servizio”: bicchierini di plastica dura monodose, posate mignon e set con tovaglioli, mini piattini e cocotte per piccole insalate per imbandire una tavola pratica, colorata e alla moda.
Simone Rugiati dal canto suo consiglia di non preoccuparsi della quantità, ma di puntare sulla qualità delle portate: sì ad ingredienti leggeri, come verdure, frutta e pesce come lo stoccafisso ammollato o il salmone norvegese. In conclusione non si può rinunciare al panettone o al
pandoro.
La leggerezza deve guidare anche la scelta degli antipasti: no ai classici salumi, sì al più raffinato salmone marinato, guarnito magari con melograno e aneto. Oppure si può provare con gli spiedini di cubetti di stoccafisso alternati a cubetti di polenta grigliata.
Giovanni Ballarini, presidente dell`Accademia Italiana della Cucina è certa che una cena misurata nei contenuti, ma buona nei prodotti permette alla famiglia di risparmiare molto rispetto alle stime delle associazioni dei consumatori: una famiglia di 6 persone può spendere solo 85 euro complessivi per il pranzo di Natale (contro i 180 euro stimati dalle associazioni dei consumatori) e 105 euro per il Cenone di Capodanno (contro i 224 euro dei consumatori). Non cucinare più di quello che si mangia è la strategia migliore per risparmiare: ogni anno durante le feste il 25% di quello che è cucinato viene gettato via.
Un altro segreto per risparmiare è attingere al vasto patrimonio gastronomico italiano.
"Se per la cena di magro della Vigilia tutti comprano le stesse cose (spigole ed orate, scampi, gamberoni imperiali) – dice Giovanni Ballarini.- è logico che il loro prezzo salirà alle stelle. Basta allora scegliere, puntando magari su un pesce ottimo quale lo stoccafisso o gustoso come le acciughe, per evitare di restare, con questa maggiore attenzione, vittime dell`impennata di prezzi che la maggiore domanda, in gran parte, determina. Senza considerare il piacere di riscoprire le ricette tradizionali autentiche".
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