27 Ottobre 2011

Bevande: l’evoluzione del packaging


Lebedyansky.jpgIn Germania il consumo pro capite ha perso uno due punti percentuali e così anche i birrifici puntano sulle analcoliche. Bibite gassate, l’acqua, le bevande piatte, le bevande isotoniche, gli smoothies e i drink al caffè vanno bene e le aziende, per accattivare i consumatori, propongono gusti nuovi e arricchiti. Il consumo pro capite di bevande analcoliche si attesta sui 300 litri annui.

Il packaging aiuta molto il gradimento di questi prodotti: molto apprezzato è il riempimento con procedimento asettico, tant’è che le quote di mercato dei prodotti confezionati in asettico in box, bag o bottiglie di plastica aumentano del 5-6% l’anno. Differentemente dal confezionamento termico tradizionale il procedimento in asettico prevede che la sterilizzazione del prodotto e della confezione avvenga separatamente, riducendo il tempo del trattamento termico dei prodotti. Le bevande piatte beneficiano in particolare del procedimento asettico a freddo, nato per la produzione del latte e dei latticini.

Tetra Pak & co

La produzione per il mercato tedesco di Tetra Pak, SIG Combibloc ed Elopak si aggira oggigiorno sulle 200.000 tonnellate pari a circa nove miliardi di confezioni.

Sempre in Germania si stanno diffondendo i cartoni per bevande certificati FSC (Forest Stewardship Council), marchio che segnala che il cartone è prodotto con legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile.

L’imballaggio in cartone asettico è costituito per il 75% da cartoncino, a cui sono fatti aderire strati di polietilene impermeabili e da una sottilissima lamina di alluminio protettiva da aria e luce. L’imballaggio moderno non è solo sicuro, capace di proteggere al meglio la bevanda, ma è pratico da aprire e chiudere, come da richiesta del consumatore finale.

Si ricorderà a tal proposito la SIG Combibloc che nel ’93 lanciò la prima chiusura piatta con linguetta per cartoni per bevande asettici. Tetra Pak oggi invece prevede una dozzina di chiusure apri e chiudi richiudibili. Ad esempio “combiTwist” e “StreamCap”, ovvero due tappi come quelli di bottiglia, ma applicati al cartone. Queste soluzioni chiudono ermeticamente la confezione, mettono al bando forbici e linguette e permettono di richiudere perfettamente la confezione e di portarla anche in borsa.

Il packaging ora sta imboccando la strada di un nuovo design che abbandoni la forma rettangolare del cartone; SIG Combibloc con “combishape” presentata in anteprima all’Anuga FoodTec 2003 è una confezione ovale, a forma di luna od ottagonale.

Tetra Pak rivaluta la bottiglia con “Tetra Evero Aseptic”, bottiglia sì ma di cartone, lanciata nel maggio 2011 con la Molkerei Weihenstephan. È asettica, da un litro, è formata da un corpo cilindrico in cartone e da un collo in propilene fotoassorbente ermetico: le prime bottiglie si stanno testando in collaborazione con la centrale del latte Weihenstephan di Freising.

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