08 Settembre 2011

Iva al 21%: per Adoc meno cene al ristorante


adoc3.jpgUn aumento dell’1% dell’Iva avrà un effetto depressivo sui consumi, pari al 2%, secondo i calcoli dell’Adoc. Ogni famiglia subirebbe un aggravio medio di 125 euro, colpiti soprattutto i settori ristorazione, abbigliamento, turismo, e auto.

«Aumentare l’Iva significa abbattere i consumi, già in picchiata a causa della crisi – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adocsecondo i nostri calcoli un eventuale aumento dell’1% dell’Iva si tradurrebbe in una diminuzione generalizzata dei consumi pari al 2%. Su ogni famiglia graverebbe un onere di 125 euro in più di Iva, non scaricabile dalle tasse, equivalente a due pieni di benzina o alla cena in un ristorante o a un biglietto aereo low cost. Già i costi in aumento di energia, tariffe locali e alimentari, che comprimono tutte le altre spese con aggravamento crisi, da settembre causeranno una discesa ulteriore dei consumi, aumentando l’Iva alcuni settori come abbigliamento, ristorazione, turismo e auto subirebbero un colpo terribile per l’economia e la ripresa».

(fonte: AGENPARL)

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

13/11/2025

Yoga e Bologna FC 1909 hanno presentato allo stadio Renato Dall’Ara una partnership che celebra Bologna, la sua identità e il legame profondo con lo sport....

29/10/2025

In occasione della fiera Host Milano 2025, ODK by Orsadrinks ha presentato nuove referenze che ampliano ulteriormente la sua gamma di soluzioni professionali...

28/10/2025

Secondo l’ultima ricerca della SDA Bocconi School of Management, l’impatto occupazionale complessivo di Coca-Cola in Italia è cresciuto del 10% rispetto...

28/10/2025

Disaronno, il liquore italiano più amato al mondo, celebra un traguardo storico: 500 anni di storia. Per l’occasione, il brand lancia una collezione...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Viale Enrico Forlanini 21 - 20134 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top